Below the calendar of upcoming events (only in Italian):
- 0707/03/2024
Le parole turchine, ossia la visione magica e la sua persistenza nel mondo dei quanti con Carlo Lapucci
Prossimo appuntamento dei GiovedΓ¬ al Museo, previsto per il 7 marzo alle ore 21, Γ¨ con il Professor Carlo Lapucci, fra i maggiori folkloristi italiani, e la conferenza Le parole turchine, ossia la visione magica e la sua persistenza nel mondo dei quanti. Γ possibile assistere allβincontro, organizzato dal Museo Italiano dellβImmaginario Folklorico, sia in presenza, presso la sede del Museo, che online, prenotandosi al link: https://bit.ly/museomarzo24.
Prendendo occasione dallβuscita del suo volume Breviario delle streghe β Elementi del magico quotidiano nel mondo attuale (Edizioni Helicon, Arezzo 2023), Carlo Lapucci presenta un excursus sul mondo della magia del passato, analizzando quanto questa, insinuata da millenni nei comportamenti umani, non sia stata cacciata via dai bagliori della scienza, anzi, con unβosmosi sottile e impercettibile, trovi nuovi spazi nella visione moderna (come la Forza nellβimmaginario di Guerre Stellari) per sopravvivere. Essa Γ¨ infatti, secondo molti studiosi, non il mondo dei pregiudizi, come volgarmente Γ¨ intesa, ma il rifugio in cui fugge lβuomo di fronte allβinesplicabile.
Carlo Lapucci (1940) vive a Firenze dove si occupa di letteratura, linguistica e tradizioni popolari. Ha lavorato e collaborato con diverse case editrici; ha partecipato come esperto alla trasmissione di Radiodue: La luna nel pozzo, ed Γ¨ stato l’autore delle serie: I verdi giardini della memoria e Cose dell’altro mondo. Vastissima Γ¨ la sua produzione in campo letterario: ha esordito nel 1960 con una scelta di poesie presentate da Nicola Lisi su L’Approdo letterario, a cui sono seguite numerose altre raccolte di versi. Ha pubblicato in seguito i romanzi Itinerario a Vega; Lβuomo di vetro e La pianura e altri racconti, per il quale ha avuto il Premio il Ceppo nuovo autore. Tra le numerose opere di linguistica e di tradizioni popolari si segnalano: Dizionario dei modi di dire della lingua italiana; il Dizionario dei proverbi italiani, Fiabe toscane; Indovinelli italiani; I proverbi dei mesi. Particolare attenzione ha dedicato al teatro, sia in proprio Teatro a buon mercato, che scrivendo libretti per rappresentazioni di Bruscelli, Lβultima pubblicazione Γ¨ Breviario delle streghe. Elementi del magico quotidiano nel mondo attuale (Helicon, 2023). Ha ricevuto i premi Fiorino dβOro alla carriera (2018) e il Premio Casentino per la letteratura (2020).
- 1414/03/2024
Maria Luisa Duchessa di Lucca - una governante da ricordare nel bicentenario della sua scomparsa - con Pietro Paolo Angelini
Un omaggio alla figura di Maria Luisa di Borbone, Duchessa di Lucca, di cui ricorre questβanno un importante anniversario, Γ¨ previsto per il prossimo appuntamento dei GiovedΓ¬ al Museo – Gli incontri de La Giubba: il 14 marzo alle ore 21 si svolgerΓ in presenza alla Sala della Narrazione la conferenza Maria Luisa Duchessa di Lucca – una governante da ricordare nel bicentenario della sua scomparsa con Pietro Paolo Angelini. Γ possibile assistere allβincontro sia in presenza, presso la sede del Museo, in Via Ducale 4 a San Michele, che online, prenotandosi al link: https://bit.ly/museomarzo24.
La conferenza si inserisce nel cartellone ricco di eventi e iniziative che per un mese la cittΓ di Lucca dedica alla celebrazione della figura storica della Duchessa Maria Luisa: grazie alla Fondazione Banca del Monte di Lucca, al Ministero dellβIstruzione e del Merito Ufficio Scolastico IX di Lucca e Massa Carrara, allβAmministrazione Provinciale di Lucca e a numerose istituzioni del territorio, per lβideazione e il coordinamento del Professor Pietro Paolo Angelini, il programma offre unβampia panoramica sulla vita e le opere di colei che ha governato la cittΓ dal 1817 al 1824. In pochi anni numerose furono le attivitΓ sociali promosse da Maria Luisa a favore delle donne e dei piΓΉ deboli e poveri, come anche le azioni che sostenne nel campo dellβistruzione e della cultura, con lβistituzione di grandi scuole, teatri, la costruzione dellβOrto Botanico e dellβOsservatorio Astronomico di Marlia. La conferenza al Museo, a cui seguirΓ la proiezione del documentario βNoi Maria Luisaβ¦β curato da Pietro Paolo Angelini, per la regia di Paolo Marchetti, rappresenta dunque una preziosa occasione per scoprire il contributo unico che questa donna straordinaria ha dato alla cittΓ di Lucca e al suo progresso.
Pietro Paolo Angelini si Γ¨ laureato nel 1972 in Lingue e Letterature Straniere e nel 1977 in Lettere Moderne presso lβUniversitΓ di Pisa specializzandosi nelle Letterature Europee e negli Studi Ispanici. Borsista presso la Biblioteca Nazionale di Madrid nel 1971, Γ¨ stato poi docente allβUniversitΓ di Valladolid (Spagna) quale incaricato di Lingua e Letteratura Italiana. Rientrato in Italia nel 1977, ha potenziato lβofferta formativa delle scuole superiori a Castelnuovo di Garfagnana ricoprendo lβincarico di preside fino al settembre 2011 quando ha lasciato la scuola per dedicarsi al nuovo incarico di componente del Consiglio di Indirizzo della Fondazione Banca del Monte di Lucca. In tale contesto ha potuto promuovere iniziative formative a livello nazionale su Giovanni Pascoli, Ludovico Ariosto, Maria Luisa Duchessa di Lucca, Lorenzo Nottolini, curando vari concorsi per le scuole, convegni, pubblicazioni e documentari. Segue la ricerca nel campo della storia e della cultura locale con varie pubblicazioni.
- 2121/03/2024
π π’π₯ π₯π¨π«π¨ π―π’ππ π π’π¨ βπ©ππ« ππ¦π’π π«ππ³π’π¨π§πβ con Ave Marchi
π° π«ππππππππ π π π΄πππππ narra il dramma delle famiglie dei Berkovics e dei Lukacs sullo sfondo degli eventi della storia del Novecento europeo e italiano, che le costringeranno a partire da Marlia per cercare, prima a Cuba e poi in Costa Rica, “il paese in cui potranno – forse – vivere anche da ebrei”. La vicenda inizia con una coincidenza di luogo e di tempo che si colloca nel luglio del 1938: presso Villa Reale a Marlia si doveva svolgere la tradizionale festa dellβestate, che quellβanno era stata allestita con cura particolare per festeggiare i diciotto anni di Anna Laetitia, figlia maggiore dei Conti Pecci Blunt. Tale festa fu annullata a causa dellβapprovazione delle Leggi razziali e proprio in quei giorni, a breve distanza dal giardino della Villa, i Dottorini si trovarono costretti a cambiare sia il lavoro che la loro intera vita. La narrazione si avvale di testimonianze scritte e orali, della traduzione dei testi dallo spagnolo e dei ricordi di Lorena Maria Lukacs Arroyo, figlia di uno dei protagonisti della storia. Sullo sfondo del viaggio, emerge una trama fitta di attese, di smarrimento, di straniamento, ma anche di determinazione e di coraggio che si coglie attraverso lβintensitΓ dei racconti epistolari e delle pagine dei diari.ππ―π πππ«ππ‘π’, docente di Italiano e Latino, poi Dirigente Scolastico, Presidente della Fondazione Paolo Cresci per la Storia dellβEmigrazione Italiana, ha pubblicato nei Quaderni della Fondazione Cresci Andavano alle figure con Canova e Donatello. I gessi di tradizione classica e rinascimentale dei figurinai lucchesi nel centro Europa tra Ottocento e Novecento (2016) e Adamo Lucchesi- lβesplorazione del Gran Chaco e i suoi pionieri (2019). Si dedica alla storia del Novecento, attraverso le ricchissime testimonianze degli Archivi familiari e del Territorio, con particolare riguardo alla dimensione delle storie dei singoli, dei gruppi e alle forme novecentesche della comunicazione. - 2727/03/2024
Storie stelle e sogni
Ore 10.00 presso scuole Piazza al Serchio
di Celeste Canali e Michiela Innocenti
Musiche di celeste Canali
Un viaggio attraverso la poetica dell’immaginario nei luoghi della tradizione
- 2727/03/2024
Storie Stelle Sogni con Michela Innocenti
In occasione della Giornata Mondiale del Teatro questa mattina alle ore 10 le ragazze e i ragazzi della Scuola Secondaria di primo grado di Piazza al Serchio assisteranno allo spettacolo ππ©π€π§ππ π¨π©ππ‘π‘π π π¨π€ππ£π di e con πππ₯ππ¬ππ πππ§ππ₯π’ π ππ’ππ‘ππ₯π ππ§π§π¨πππ§ππ’, realizzato in collaborazione con il nostro Museo. Grazie alle artiste!