Below the calendar of upcoming events (only in Italian):

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  • 02
    02/03/2025

    Incontri al museo 2 marzo: visita guidata

    16:00 -18:00
    02/03/2025

    Domenica 2 marzo alle ore 16, il Museo Italiano dell’Immaginario Folklorico vi invita a un’esperienza unica: una visita guidata eccezionale, appositamente preparata per chi avrà il piacere di partecipare.

    Sarà un’occasione imperdibile per incontrare il faboloso Lonfo di Fosco Maraini, forse il primo esemplare avvistato in Italia, e immergersi nelle affascinanti figure dell’immaginario popolare che abitano il museo.

    Un viaggio nel tempo, nello spazio e nella mente: la visita si snoderà tra racconti e immagini che daranno vita a creature fantastiche e misteriose.
    Potrete scoprire l’universo di folletti, streghe e streghi, ma anche creature più oscure come serpenti e antropofagi, senza dimenticare l’incanto delle fate e di altre figure mitologiche.

    Sarà un’esperienza che stimolerà la fantasia di grandi e piccini, un tuffo nelle leggende popolari e nelle storie che hanno attraversato generazioni.

    Non mancate a questo appuntamento speciale: domenica 2 marzo alle ore 16, lasciatevi guidare in un mondo magico e affascinante!

    Se volete riservarvi un posto isicuroi potete iscrivervi al seguente link_: https://bit.ly/incontri25

  • 06
    06/03/2025

    CASA PASCOLI, LA CASA DELLA POESIA

    21:00 -23:00
    06/03/2025

    Giovedì al Museo

    CASA PASCOLI, LA CASA DELLA POESIA

    Non solo un incontro per scoprire e conoscere uno degli enti del Sistema Museale Territoriale della Provincia di Lucca, ma anche un appuntamento con la poesia quello in programma il 6 marzo alle

    ore 21 per i Giovedì al Museo: con Casa Pascoli, la Casa della Poesia sarà ospite, in presenza alla Sala della Narrazione, Sara Moscardini. È possibile assistere all’incontro sia in presenza, presso la sede del Museo, in Via Ducale 4 a San Michele, che online, prenotandosi al link: https://bit.ly/marzomuseo25 .

    Tutti i luoghi in Italia sono carichi di storia. Ma vi sono dei luoghi del tutto speciali, in cui abita un tempo sottile e insieme familiare, aulico e insieme domestico, reale e insieme immaginario, fatto di narrazioni, di parole di colori, di profumi delle vite che abbiamo incontrato nei romanzi, nei racconti, nelle poesie, e sono diventate parte di noi stessi, della nostra personale memoria. Un viaggio in queste case, in questi luoghi, è un viaggio alla scoperta di sé. Una fra tutte si può dire, in Italia, la Casa della Poesia per eccellenza, è la Casa Pascoli a Castelvecchio di Barga. Qui il poeta Giovanni Pascoli abitò con la sorella Maria dal 1895 al 1912, anno della sua morte. Nella suggestiva Valle del Serchio, incastonata tra gli Appennini e le Alpi Apuane, Pascoli coltivò il suo amore per la lingua italiana e per la poesia latina, dando alla luce le sue opere più importanti, ispirato dalla bellezza del luogo e dalla conoscenza dei suoi abitanti, dei quali studiò gli usi e il dialetto, analizzò i problemi di particolare risonanza sociale e umana come l’emigrazione. Quella che ne nacque fu una produzione poetica straordinariamente moderna e attuale, sia nei contenuti che nella forma, lontana dall’immagine obsoleta e stereotipata che spesso la scuola italiana ha trasmesso di Pascoli.

    Sara Moscardini (Barga, 1986) è laureata in Storia e Civiltà all’Università di Pisa e diplomata alla Scuola dell’Archivio di Stato di Firenze. Già assegnista di ricerca presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, da anni lavora come archivista presso realtà pubbliche e private della Toscana. Dal 2017 è collaboratrice culturale della Fondazione Giovanni Pascoli; negli anni precedenti, per conto della Soprintendenza Archivistica della Toscana ha lavorato al progetto di digitalizzazione e descrizione informatizzata degli archivi pascoliani. È direttore della sezione barghigiana dell’Istituto Storico Lucchese e autrice di diverse pubblicazioni di argomento pascoliano e di storia locale.

     

  • 09
    09/03/2025

    Incontri al Museo 9 marzo: un viaggio nel folklore italiano – Seconda parte

    16:00 -18:00
    09/03/2025

    Domenica 9 marzo 2025, dalle 16:00 alle 18:00, il Museo Italiano dell’Immaginario Folklorico ospiterà un nuovo appuntamento della rassegna “Dire, cantare, danzare nel solco della tradizione popolare“, organizzata dalla Scuola di Canto del Maggio.

  • 13
    13/03/2025

    850 anni di storia con laFONDAZIONE CENTRO CULTURALE VALDESE

    21:00 -23:00
    13/03/2025

    La storia del movimento per conoscere e comprendere l’identità della comunità Valdese, dalle origini della predicazione di Valdo a Lione fino ad oggi: il 13 marzo alle ore 21 ai Giovedì al Museo si terrà la conferenza 850 anni di storia con la Fondazione Centro Culturale Valdese, ospite il suo Direttore Davide Rosso. L’incontro sarà anche l’occasione per presentare A “vija” nelle Valli Valdesi: credenze e figure del folklore, progetto ideato dall’Associazione La Giubba APS in collaborazione con il Museo Italiano dell’Immaginario Folklorico e con la Fondazione Centro Culturale Valdese, che si è aggiudicato il finanziamento del Bando Otto per Mille Valdese 2024.  È possibile assistere all’incontro sia in presenza, presso la sede del Museo, in Via Ducale 4 a San Michele, che online, prenotandosi al link: https://bit.ly/marzomuseo25 .

    La Fondazione Centro Culturale Valdese, nata nel 1989 a Torre Pellice, conserva un ricco patrimonio bibliografico, museale e fotografico, curando sia la Biblioteca Valdese che il Museo Valdese, e organizza conferenze e giornate seminariali per favorire la riflessione su temi storici, artistici, letterari, di teologia e di cultura materiale del territorio. Tra le numerose attività che la Fondazione promuove vi è anche l’itinerario culturale internazionale certificato dal Consiglio d’Europa, di cui la Fondazione è attualmente capofila, Le strade dei Valdesi e degli Ugonotti, il cammino che i protestanti del Delfinato e del Piemonte hanno percorso durante le persecuzioni religiose del XVII secolo. Il Museo Valdese ripercorre la storia del movimento dalle origini attraverso una sezione storica e una etnografica che racconta la vita di una famiglia contadina dell’Ottocento seguendo quattro percorsi di lettura, fra loro strettamente intrecciati: civiltà contadina, ciclo di vita, cultura e istruzione e plurilinguismo. Il Museo, inoltre, condivide progetti culturali con istituzioni in Italia e all’estero ed è ente capofila del Sistema Museale Eco-Storico delle Valli Valdesi.

    Davide Rosso è laureato in Semiologia all’Università di Torino. Ha collaborato con il Centro di ricerche semiotiche di Torino. Giornalista dal 1995 è stato prima redattore e poi coordinatore del settimanale “Riforma-L’Eco delle valli valdesi”. È autore di numerose pubblicazioni di carattere storico e, utilizzando strumenti semiotici, di “lettura del mondo attraverso le immagini”. Dal 2013 è direttore della Fondazione Centro Culturale Valdese.