SECONDO NATURA INCONTRO CON LA POETICA DI MARCO BETTI con il Professore Marco Betti, modera Carlo Ceccarelli

View Calendar
28/10/2021 21:00 - 23:00

Il Professor Marco Betti, durante la serata moderata da Carlo Ceccarelli, presenterà alcuni testi della sua numerosa produzione, il volume "Secondo Natura" e racconti e poesie di prossima pubblicazione, fra cui "La Fiera". La poetica, analizzata anche attraverso i dipinti realizzati dall’autore che affiancano l'opera di narrazione, sarà illustrata insieme alle molteplici esperienze in campo editoriale, organizzativo e di giurato di concorsi poetici.

Marco Betti è nato a Pisa nel 1948 e si è laureato in Lingue e Letterature Straniere nel 1973. Ha insegnato inglese nelle scuole superiori e tenuto numerose conferenze sulla Letteratura Inglese. Vive a Massa dove negli anni 80 ha fondato la rivista di letteratura e poesia “Nativa” e organizzato incontri e convegni. Tra i fondatori dei Verdi (1985), è un iscritto storico a Italia Nostra e Legambiente, è stato consigliere comunale a Massa dal 1994 al 2007 e successivamente ha ricoperto la carica di Assessore Regionale della Toscana. Ha pubblicato raccolte di racconti e poesie e una ricerca e traduzione di lettere di Marjorie Ferguson nel 2012. Dal 1993 fa parte delle Giuria del Premio di Poesia Alpi Apuane. A questa attività letteraria ha aggiunto la sua mai sopita passione per l’arte. Da ormai più di venti anni dipinge e ha preso parte a numerose collettive di pittura ed esposto in due mostre personali a Massa e a Pisa.

Related upcoming events

  • 15/05/2025 21:00 - 15/05/2025 23:00

    Al folletto, “segreto e rumoroso compagno della vita misera e lussuosa  dei nostri predecessori”, è dedicato l’appuntamento dei Giovedì al Museo del 15 maggio alle ore 21, con la conferenza I folletti nella tradizione italiana, ospite il Professor Carlo Lapucci. È possibile assistere all’incontro sia in presenza, presso la sede del Museo, in Via Ducale 4 a San Michele, che online, prenotandosi al link: https://bit.ly/maggiomuseo25

    Il Professor Lapucci traccerà un profilo del folletto mediterraneo, come si presenta nel Centro Italia e nel Meridione. Questo essere misterioso è stato forse il compagno invisibile più assiduo della vita dei secoli passati, ed era anche quello più innocuo, tra le pre­senze ultraterrene che inquietavano la misera esistenza della casa colonica, dove appunto era il vero suo regno. Era presente però anche nei palazzi, nelle regge, nella vita paesana e cittadina, tra gli artigiani come tra i nobili, perché la credenza nei folletti è antichissima e diffusa in forme diverse, tanto da non consentire una definizione molto esatta del fenomeno, che comprende elementi disparati e contraddittori. Forme di folletto si trovano quasi dappertutto nei vari continenti, testimoniando un mondo intricato, mescolato, contorto, di temi trasposti indebitamente e continuamente tra le infinite figure simili e analoghe; poco studiato per l’irrilevanza sociale, economica, turistica, religiosa e l’imprendibilità dell’argomento, che consente solo incerte linee di demarcazione e scarse affermazioni sicure.

    Carlo Lapucci (1940) vive a Firenze dove si occupa di letteratura, linguistica e tradizioni popolari. Ha lavorato e collaborato con diverse case editrici; ha partecipato come esperto alla trasmissione di Radiodue: La luna nel pozzo, ed è stato l'autore delle serie: I verdi giardini della memoria e Cose dell'altro mondo. Vastissima è la sua produzione in campo letterario: ha esordito nel 1960 con la poesia e ha pubblicato in seguito diversi romanzi, fra cui La pianura e altri racconti, per il quale ha avuto il Premio il Ceppo nuovo autore. Tra le numerose opere di linguistica e di tradizioni popolari si segnalano: Dizionario dei modi di dire della lingua italiana; il Dizionario dei proverbi italiani e Fiabe toscane. Particolare attenzione ha dedicato al teatro, sia in proprio che scrivendo libretti per rappresentazioni di Bruscelli, Fra le ultime pubblicazioni: I sentieri del vento. 24 racconti. Ha ricevuto i premi Fiorino d’Oro alla carriera (2018) e il Premio Casentino per la letteratura (2020).