Omero non deve morire

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10/04/2025 20:00 - 23:00

Il valore della tradizione e il suo contributo alla contemporaneità è il tema dell’evento dei Giovedì al Museo del 10 aprile alle ore 21 con l’incontro Omero non deve morire, ospite il Professor Piercarlo Grimaldi. È possibile assistere all’incontro sia in presenza, presso la sede del Museo, in Via Ducale 4 a San Michele, che online, prenotandosi al link: https://bit.ly/museoaprile25.

La conferenza pone l’attenzione sull’inderogabile necessità da parte degli antropologi e di tutte le persone che hanno a cuore il futuro dell’umanità di operare affinché si faccia comprendere alla coscienza collettiva del mondo che l’oralità, il gesto e la parola che hanno trasmesso sin quasi al presente la cultura, la tradizione, il fare e il saper fare dei passati storici e mitici che si sono succeduti, è oramai parte sostanziale della memoria dell’oblio. Quella che è in atto, sottolinea il Professor Grimaldi, è una rivoluzione culturale che, soprattutto con l’avvento dell’intelligenza artificiale, sta generando nuove forme e pratiche di tradizioni e di comunicazioni che hanno spezzato le radici con il passato. Perché e come è possibile recuperare le valorialità che il passato trasmetteva oralmente da generazione in generazione? Questo è un tema, un interrogativo al quale l’umanità non può voltare le spalle.

Piercarlo Grimaldi, antropologo, è stato Professore ordinario presso l'Università degli Studi di scienze gastronomiche di Pollenzo-Bra e dal 2011 al 2017 ha ricoperto la carica di rettore dello stesso ateneo. Ha insegnato Antropologia culturale, Etnografia, Etnologia e Storia delle tradizioni popolari presso l'Università degli Studi di Torino e presso l'Università degli Studi del Piemonte Orientale. È direttore dal 1993 della collana Documenti e ricerche di etnologia europea. Insieme a Carlo Petrini e a Davide Porporato ha costituito i “Granai della Memoria” progetto scientifico e didattico di archiviazione multimediale di storie di vita, ispirato al suo maestro Nuto Revelli. Nel 2023 ha pubblicato preso la casa Editrice Rubbettino il volume Di Lune e di falò.

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  • 06/11/2025 21:00 - 06/11/2025 22:00

    Giovedì al Museo - Voci di vento e di silenzio - Rolando Alberti

      È la poesia la protagonista della serata del 6 novembre alle ore 21 dei Giovedì al Museo, che si svolgerà in presenza nella Sala della Narrazione del Museo Italiano dell’Immaginario Folklorico, con la presentazione dell’ultima silloge poetica di Rolando Alberti Voci di vento e di silenzio.

    È possibile assistere all’incontro sia in presenza, presso la sede del Museo, in Via Ducale 4 a San Michele, che online, prenotandosi al link: https://tinyurl.com/museonovembre25

    In questa nuova raccolta, che segue a dodici anni di distanza l’opera prima L’estremamente magico, Rolando Alberti scende ancor più in profondità nell’esplorare il rapporto magico e ancestrale che lo lega ai luoghi della sua terra. La sua è una poesia intessuta di voci e di silenzi, di odori e di rumori, che muovendo dall’esperienza contingente del quotidiano apre squarci vertiginosi verso una dimensione che trascende il tempo e percorre strade spirituali inesplorate, fino all’incontro – non sempre facile – con la presenza pervasiva del divino.

    Rolando Alberti nasce nel 1971 a Forno, frazione montana del comune di Massa, da una delle ultime famiglie di pastori che perpetuano l’ancestrale pratica dell’alpeggio in quota sulle balze scoscese delle Alpi Apuane, ereditandone il mestiere. Fin dall’infanzia ha manifestato un precoce talento poetico. Alcuni scritti risalenti agli anni della scuola primaria sono stati pubblicati nella raccolta Bambini di Forno. Poesie (Giardini Editore, Pisa 1982). Dalla seconda metà degli anni Novanta ha ripreso a scrivere, producendo una messe di testi confluiti nella sua opera prima L’estremamente magico (Torino, Miraggi Edizioni 2013), premiata nella IV edizione del “Premio Letterario Internazionale Montefiore” per la categoria Gold Book. Una selezione di sue poesie è stata tradotta in francese da François Bordes e pubblicata sul n. 47-48 di L’étrangère. Revue de création et d’essai nel 2018, a cura di Myrto Gondycas e Rossella Saetta Cottone.