Normanna Albertini: Serpenti, capre, erbe e apparizioni. L’immaginario nei miei libri

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27/01/2022 21:00 - 23:00

“Serpenti, capre, erbe e apparizioni: l’immaginario nei miei libri” - in dialogo con Normanna Albertini

Si terrà il 27 gennaio alle ore 21.00 l’evento dei Giovedì al Museo “Serpenti, capre, erbe e apparizioni:  l’immaginario nei miei libri” in dialogo con Normanna Albertini: una serata alla ricerca delle figure fantastiche nella produzione letteraria dell’autrice, per seguire le tracce di quella tradizione che permea, a volte anche in modo inconsapevole, il nostro vissuto. L’evento, organizzato dal Museo Italiano dell’Immaginario Folklorico, è gratuito e fruibile in modalità online con obbligo di prenotazione al link: https://bit.ly/gennaio22; sarà inoltre trasmesso in diretta da Radio Music Lab, web radio di Piazza al Serchio, sul sito: www.radiomusiclab.com  e tramite l’app: https://play.google.com/store/apps/details?id=com.besh81.rml.

Normanna Albertini propone una lettura trasversale di alcuni libri della sua vasta produzione, concentrando l’attenzione sulla ricognizione delle figure fantastiche, nate dall’immaginario collettivo, che li popolano: i serpenti, benevoli o maligni, appaiono in Shemal; le capre, le cui corna sono simboli associati alla potenza e alla relazione con il cielo e dunque con il divino, sono presenti in Isabella; fate, folletti, streghe e streghi vivono nelle pagine di Pietro dei colori; l’incontro fra Matilde di Canossa bambina e l’erbaiola è raccontato in Come spicchio di Melagrana, mentre quello con il diavolo in Il volo di Melusina.

Normanna Albertini (Comune di Canossa, 1956), vive a Felina di Castelnovo ne’ Monti, di fronte alla Pietra di Bismantova. Insegnante prima nella scuola elementare, poi, per dieci anni, nel CTP/CPIA (italiano per gli adulti stranieri), ora è in pensione; collabora da anni con alcune riviste in cartaceo e online, come il periodico reggiano “Tuttomontagna”. Ha al suo attivo diversi romanzi e saggi, fra cui Pietro dei colori e Pietro da Talada – Un pittore del quattrocento in Garfagnana, rispettivamente romanzo e saggio sul Maestro di Borsigliana,  poi raccolte di racconti e sillogi poetiche. Fa parte del gruppo degli autori della casa editrice Tralerighelibri – Andrea Giannasi. Ha pubblicato per il Museo Italiano dell’Immaginario Folklorico di Piazza al Serchio il libro Storie magiche tra montagna e deserto, illustrato da Silvia Talassi. Alcune sue pubblicazioni hanno ricevuto importanti riconoscimenti, come il Premio nazionale Silvio D’Arzo, andato al romanzo su Matilde di Canossa Come spicchio di melagrana – Matilde donna del medioevo.

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    Giovedì al Museo - Voci di vento e di silenzio - Rolando Alberti

      È la poesia la protagonista della serata del 6 novembre alle ore 21 dei Giovedì al Museo, che si svolgerà in presenza nella Sala della Narrazione del Museo Italiano dell’Immaginario Folklorico, con la presentazione dell’ultima silloge poetica di Rolando Alberti Voci di vento e di silenzio.

    È possibile assistere all’incontro sia in presenza, presso la sede del Museo, in Via Ducale 4 a San Michele, che online, prenotandosi al link: https://tinyurl.com/museonovembre25

    In questa nuova raccolta, che segue a dodici anni di distanza l’opera prima L’estremamente magico, Rolando Alberti scende ancor più in profondità nell’esplorare il rapporto magico e ancestrale che lo lega ai luoghi della sua terra. La sua è una poesia intessuta di voci e di silenzi, di odori e di rumori, che muovendo dall’esperienza contingente del quotidiano apre squarci vertiginosi verso una dimensione che trascende il tempo e percorre strade spirituali inesplorate, fino all’incontro – non sempre facile – con la presenza pervasiva del divino.

    Rolando Alberti nasce nel 1971 a Forno, frazione montana del comune di Massa, da una delle ultime famiglie di pastori che perpetuano l’ancestrale pratica dell’alpeggio in quota sulle balze scoscese delle Alpi Apuane, ereditandone il mestiere. Fin dall’infanzia ha manifestato un precoce talento poetico. Alcuni scritti risalenti agli anni della scuola primaria sono stati pubblicati nella raccolta Bambini di Forno. Poesie (Giardini Editore, Pisa 1982). Dalla seconda metà degli anni Novanta ha ripreso a scrivere, producendo una messe di testi confluiti nella sua opera prima L’estremamente magico (Torino, Miraggi Edizioni 2013), premiata nella IV edizione del “Premio Letterario Internazionale Montefiore” per la categoria Gold Book. Una selezione di sue poesie è stata tradotta in francese da François Bordes e pubblicata sul n. 47-48 di L’étrangère. Revue de création et d’essai nel 2018, a cura di Myrto Gondycas e Rossella Saetta Cottone.