Maria Luisa Duchessa di Lucca – una governante da ricordare nel bicentenario della sua scomparsa – con Pietro Paolo Angelini

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14/03/2024 21:00 - 23:00

Un omaggio alla figura di Maria Luisa di Borbone, Duchessa di Lucca, di cui ricorre quest’anno un importante anniversario, è previsto per il prossimo appuntamento dei Giovedì al Museo - Gli incontri de La Giubba: il 14 marzo alle ore 21 si svolgerà in presenza alla Sala della Narrazione la conferenza Maria Luisa Duchessa di Lucca - una governante da ricordare nel bicentenario della sua scomparsa con Pietro Paolo Angelini. È possibile assistere all’incontro sia in presenza, presso la sede del Museo, in Via Ducale 4 a San Michele, che online, prenotandosi al link: https://bit.ly/museomarzo24.

La conferenza si inserisce nel cartellone ricco di eventi e iniziative che per un mese la città di Lucca dedica alla celebrazione della figura storica della Duchessa Maria Luisa: grazie alla Fondazione  Banca del Monte di Lucca, al Ministero dell’Istruzione e del Merito Ufficio Scolastico IX di Lucca e Massa Carrara,  all’Amministrazione Provinciale di Lucca e a numerose istituzioni del territorio, per l’ideazione e il coordinamento del Professor Pietro Paolo Angelini, il programma offre un’ampia panoramica sulla vita e le opere di colei che ha governato la città dal 1817 al 1824. In pochi anni numerose furono le attività sociali promosse da Maria Luisa a favore delle donne e dei più deboli e poveri, come anche le azioni che sostenne nel campo dell’istruzione e della cultura, con l’istituzione di grandi scuole, teatri, la costruzione dell’Orto Botanico e dell’Osservatorio Astronomico di Marlia. La conferenza al Museo, a cui seguirà la proiezione del documentario “Noi Maria Luisa…” curato da Pietro Paolo Angelini, per la regia di Paolo Marchetti, rappresenta dunque una preziosa occasione per scoprire il contributo unico che questa donna straordinaria ha dato alla città di Lucca e al suo progresso.

Pietro Paolo Angelini      si è  laureato  nel 1972 in  Lingue e Letterature Straniere e nel  1977  in  Lettere Moderne presso  l’Università  di  Pisa specializzandosi nelle Letterature Europee e negli Studi Ispanici. Borsista presso la Biblioteca Nazionale di Madrid nel 1971,  è   stato  poi  docente all’Università   di   Valladolid   (Spagna)   quale   incaricato   di              Lingua e Letteratura Italiana. Rientrato in Italia nel   1977,  ha  potenziato l’offerta formativa  delle  scuole  superiori  a  Castelnuovo  di Garfagnana   ricoprendo l’incarico di preside fino al settembre 2011 quando ha lasciato la scuola per dedicarsi al nuovo incarico di componente del Consiglio di Indirizzo della  Fondazione  Banca  del Monte di Lucca. In tale contesto ha potuto promuovere iniziative formative a  livello  nazionale  su  Giovanni   Pascoli, Ludovico  Ariosto,  Maria  Luisa Duchessa di  Lucca, Lorenzo   Nottolini, curando   vari   concorsi   per   le scuole, convegni, pubblicazioni e documentari. Segue la ricerca nel campo della storia e della cultura locale con varie pubblicazioni.         

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    Giovedì al Museo - Voci di vento e di silenzio - Rolando Alberti

      È la poesia la protagonista della serata del 6 novembre alle ore 21 dei Giovedì al Museo, che si svolgerà in presenza nella Sala della Narrazione del Museo Italiano dell’Immaginario Folklorico, con la presentazione dell’ultima silloge poetica di Rolando Alberti Voci di vento e di silenzio.

    È possibile assistere all’incontro sia in presenza, presso la sede del Museo, in Via Ducale 4 a San Michele, che online, prenotandosi al link: https://tinyurl.com/museonovembre25

    In questa nuova raccolta, che segue a dodici anni di distanza l’opera prima L’estremamente magico, Rolando Alberti scende ancor più in profondità nell’esplorare il rapporto magico e ancestrale che lo lega ai luoghi della sua terra. La sua è una poesia intessuta di voci e di silenzi, di odori e di rumori, che muovendo dall’esperienza contingente del quotidiano apre squarci vertiginosi verso una dimensione che trascende il tempo e percorre strade spirituali inesplorate, fino all’incontro – non sempre facile – con la presenza pervasiva del divino.

    Rolando Alberti nasce nel 1971 a Forno, frazione montana del comune di Massa, da una delle ultime famiglie di pastori che perpetuano l’ancestrale pratica dell’alpeggio in quota sulle balze scoscese delle Alpi Apuane, ereditandone il mestiere. Fin dall’infanzia ha manifestato un precoce talento poetico. Alcuni scritti risalenti agli anni della scuola primaria sono stati pubblicati nella raccolta Bambini di Forno. Poesie (Giardini Editore, Pisa 1982). Dalla seconda metà degli anni Novanta ha ripreso a scrivere, producendo una messe di testi confluiti nella sua opera prima L’estremamente magico (Torino, Miraggi Edizioni 2013), premiata nella IV edizione del “Premio Letterario Internazionale Montefiore” per la categoria Gold Book. Una selezione di sue poesie è stata tradotta in francese da François Bordes e pubblicata sul n. 47-48 di L’étrangère. Revue de création et d’essai nel 2018, a cura di Myrto Gondycas e Rossella Saetta Cottone.