L’uomo cervo: pantomima, rito e mito – Massimiliano Palmesano

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20/03/2025 21:00 - 23:00

La dialettica tra la vita e la morte incarnata dalla figura del Cervo, ma anche una carrellata sui mascheramenti e le estasi rituali, nella serata del 20 marzo alle ore 21 per i Giovedì al Museo, grazie alla presentazione del volume di Massimiliano Palmesano L'uomo cervo: pantomima, rito e mito (Edizioni Stamperia del Valentino, 2022). È possibile assistere all’incontro sia in presenza, presso la sede del Museo, in Via Ducale 4 a San Michele, che online, prenotandosi al link: https://bit.ly/marzomuseo25.

Un misterioso rito, retaggio vivente di epoche remotissime, si rinnova ogni anno all’interno delle celebrazioni del carnevale di Castelnuovo a Volturno, in Molise. Un essere fantastico, Gl’ Cierv, furioso e selvatico Uomo Cervo, muore e rinasce ciclicamente, simbolo solare e della rigenerazione della natura, testimonianza viva di un antico mito cosmico-agrario. Seguendo le sue orme, un viaggio lunghissimo attraverso il tempo e lo spazio ci conduce in un reame magico nel quale sciamani in estasi, contadini e cacciatori sono i custodi dell’arcaico culto del dio cervo.

Massimiliano Palmesano è un ricercatore indipendente che si occupa di storia delle religioni, antropologia del sacro, linguistica e folklore con particolare attenzione alla Campania e all’Italia meridionale. Ha curato il catalogo 2021 del Museo Contadino di Pignataro Maggiore ed è autore delle monografie “Antonio Martone: lo storico con il microscopio” e “Stregoneria e psicotropia nella tradizione meridionale”. Collabora con siti e riviste sia italiane (Axis Mundi, Libri & notizie) sia in lingua inglese (“Janare: the italian witches of the sacred trees”, uscito sulla rivista inglese Sacred Hoop Magazine).

 

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  • 06/11/2025 21:00 - 06/11/2025 22:00

    Giovedì al Museo - Voci di vento e di silenzio - Rolando Alberti

      È la poesia la protagonista della serata del 6 novembre alle ore 21 dei Giovedì al Museo, che si svolgerà in presenza nella Sala della Narrazione del Museo Italiano dell’Immaginario Folklorico, con la presentazione dell’ultima silloge poetica di Rolando Alberti Voci di vento e di silenzio.

    È possibile assistere all’incontro sia in presenza, presso la sede del Museo, in Via Ducale 4 a San Michele, che online, prenotandosi al link: https://tinyurl.com/museonovembre25

    In questa nuova raccolta, che segue a dodici anni di distanza l’opera prima L’estremamente magico, Rolando Alberti scende ancor più in profondità nell’esplorare il rapporto magico e ancestrale che lo lega ai luoghi della sua terra. La sua è una poesia intessuta di voci e di silenzi, di odori e di rumori, che muovendo dall’esperienza contingente del quotidiano apre squarci vertiginosi verso una dimensione che trascende il tempo e percorre strade spirituali inesplorate, fino all’incontro – non sempre facile – con la presenza pervasiva del divino.

    Rolando Alberti nasce nel 1971 a Forno, frazione montana del comune di Massa, da una delle ultime famiglie di pastori che perpetuano l’ancestrale pratica dell’alpeggio in quota sulle balze scoscese delle Alpi Apuane, ereditandone il mestiere. Fin dall’infanzia ha manifestato un precoce talento poetico. Alcuni scritti risalenti agli anni della scuola primaria sono stati pubblicati nella raccolta Bambini di Forno. Poesie (Giardini Editore, Pisa 1982). Dalla seconda metà degli anni Novanta ha ripreso a scrivere, producendo una messe di testi confluiti nella sua opera prima L’estremamente magico (Torino, Miraggi Edizioni 2013), premiata nella IV edizione del “Premio Letterario Internazionale Montefiore” per la categoria Gold Book. Una selezione di sue poesie è stata tradotta in francese da François Bordes e pubblicata sul n. 47-48 di L’étrangère. Revue de création et d’essai nel 2018, a cura di Myrto Gondycas e Rossella Saetta Cottone.