La via del Volto Santo: storia tracciato, futuro – Pietro Luigi Biagioni

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30/09/2021 21:00 - 23:00
FRUIBILE SOLO IN MODALITA' ONLINE: compilare il modulo al link https://bit.ly/museo-ottobre per ricevere l'indirizzo necessario al collegamento.
L'Architetto Biagioni racconterà la storia della Via del Volto Santo per quanto riguarda il versante della Valle del Serchio, le sue origini e il suo sviluppo dal Medioevo in avanti fino ad arrivare al presente, illustrando l'itinerario attuale e le varie tappe, nonché le proposte per il suo sviluppo futuro.
Pietro Luigi Biagioni, architetto, ha diretto per 15 anni il Museo etnografico provinciale di San Pellegrino in Alpe. E’ stato fra i promotori della nascita della Fondazione Paolo Cresci per la storia dell’emigrazione italiana di cui ha assunto nel 2006 la direzione. Ha allestito il museo Paolo Cresci nei locali di Palazzo Ducale di Lucca. Opera nel settore del restauro dei beni culturali e della progettazione di musei e mostre. E’ autore di saggi su argomenti di storia locale e sulla storia dell’emigrazione. Ricopre inoltre il ruolo di coordinatore del Sistema museale della Provincia di Lucca cui aderiscono 27 musei del territorio.

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  • 15/05/2025 21:00 - 15/05/2025 23:00

    Al folletto, “segreto e rumoroso compagno della vita misera e lussuosa  dei nostri predecessori”, è dedicato l’appuntamento dei Giovedì al Museo del 15 maggio alle ore 21, con la conferenza I folletti nella tradizione italiana, ospite il Professor Carlo Lapucci. È possibile assistere all’incontro sia in presenza, presso la sede del Museo, in Via Ducale 4 a San Michele, che online, prenotandosi al link: https://bit.ly/maggiomuseo25

    Il Professor Lapucci traccerà un profilo del folletto mediterraneo, come si presenta nel Centro Italia e nel Meridione. Questo essere misterioso è stato forse il compagno invisibile più assiduo della vita dei secoli passati, ed era anche quello più innocuo, tra le pre­senze ultraterrene che inquietavano la misera esistenza della casa colonica, dove appunto era il vero suo regno. Era presente però anche nei palazzi, nelle regge, nella vita paesana e cittadina, tra gli artigiani come tra i nobili, perché la credenza nei folletti è antichissima e diffusa in forme diverse, tanto da non consentire una definizione molto esatta del fenomeno, che comprende elementi disparati e contraddittori. Forme di folletto si trovano quasi dappertutto nei vari continenti, testimoniando un mondo intricato, mescolato, contorto, di temi trasposti indebitamente e continuamente tra le infinite figure simili e analoghe; poco studiato per l’irrilevanza sociale, economica, turistica, religiosa e l’imprendibilità dell’argomento, che consente solo incerte linee di demarcazione e scarse affermazioni sicure.

    Carlo Lapucci (1940) vive a Firenze dove si occupa di letteratura, linguistica e tradizioni popolari. Ha lavorato e collaborato con diverse case editrici; ha partecipato come esperto alla trasmissione di Radiodue: La luna nel pozzo, ed è stato l'autore delle serie: I verdi giardini della memoria e Cose dell'altro mondo. Vastissima è la sua produzione in campo letterario: ha esordito nel 1960 con la poesia e ha pubblicato in seguito diversi romanzi, fra cui La pianura e altri racconti, per il quale ha avuto il Premio il Ceppo nuovo autore. Tra le numerose opere di linguistica e di tradizioni popolari si segnalano: Dizionario dei modi di dire della lingua italiana; il Dizionario dei proverbi italiani e Fiabe toscane. Particolare attenzione ha dedicato al teatro, sia in proprio che scrivendo libretti per rappresentazioni di Bruscelli, Fra le ultime pubblicazioni: I sentieri del vento. 24 racconti. Ha ricevuto i premi Fiorino d’Oro alla carriera (2018) e il Premio Casentino per la letteratura (2020).