La Fondazione Paolo Cresci per la storia dell’emigrazione italiana

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20/02/2025 21:00 - 23:00

La storia dell’emigrazione italiana, con un’attenzione particolare alle vicende relative alla Garfagnana,  sarà il tema dell’incontro dei Giovedì al Museo in programma il 20 febbraio alle ore 21 con La Fondazione Paolo Cresci per la storia dell’emigrazione italiana, ospite il suo Direttore, l’Architetto Pietro Luigi Biagioni. È possibile assistere all’incontro sia in presenza, presso la sede del Museo, in Via Ducale 4 a San Michele, che online, prenotandosi al link: https://bit.ly/febbraiomuseo25.

La Fondazione Paolo Cresci, costituita nel maggio 2002, ha come scopo la promozione della conoscenza dei fenomeni storici e sociali relativi all’emigrazione italiana dall’Ottocento ai nostri giorni, nella consapevolezza che la memoria delle vicende sociali ed economiche di milioni di nostri connazionali, oltre a salvaguardare le testimonianze storiche, possa costituire un elemento di comprensione per le giovani generazioni delle dinamiche sociali moderne legate al multiculturalismo e alla mobilità dei popoli. Il Museo omonimo raccoglie un contributo tangibile alla conoscenza di questa pagina importante della storia d’Italia: lettere, diari, documenti e fotografie appartenenti alla vita di ogni giorno, la più ricca raccolta di materiale esistente sull’emigrazione italiana organizzata per tappe, seguendo il percorso dell’emigrante, dalla partenza, al viaggio, alla ricerca di un lavoro una volta giunti a destinazione.

Pietro Luigi Biagioni, architetto, ha diretto per 15 anni il Museo etnografico provinciale di San Pellegrino in Alpe. È stato fra i promotori della nascita a Lucca della Fondazione Paolo Cresci per la storia dell’emigrazione italiana di cui ha assunto nel 2006 la direzione e ha allestito il Museo Paolo Cresci nei locali di Palazzo Ducale. Opera nel settore del restauro dei beni culturali e della progettazione di musei e mostre. È autore di saggi su argomenti di storia locale e sulla storia dell’emigrazione. Ricopre, inoltre, il ruolo di coordinatore del Comitato Tecnico del Sistema Museale Territoriale della Provincia di Lucca, una rete di cooperazione e di promozione dei musei del  territorio lucchese, cui aderiscono 31 enti del territorio, fra cui il Museo Italiano dell’Immaginario Folklorico.

 

 

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    Giovedì al Museo - Voci di vento e di silenzio - Rolando Alberti

      È la poesia la protagonista della serata del 6 novembre alle ore 21 dei Giovedì al Museo, che si svolgerà in presenza nella Sala della Narrazione del Museo Italiano dell’Immaginario Folklorico, con la presentazione dell’ultima silloge poetica di Rolando Alberti Voci di vento e di silenzio.

    È possibile assistere all’incontro sia in presenza, presso la sede del Museo, in Via Ducale 4 a San Michele, che online, prenotandosi al link: https://tinyurl.com/museonovembre25

    In questa nuova raccolta, che segue a dodici anni di distanza l’opera prima L’estremamente magico, Rolando Alberti scende ancor più in profondità nell’esplorare il rapporto magico e ancestrale che lo lega ai luoghi della sua terra. La sua è una poesia intessuta di voci e di silenzi, di odori e di rumori, che muovendo dall’esperienza contingente del quotidiano apre squarci vertiginosi verso una dimensione che trascende il tempo e percorre strade spirituali inesplorate, fino all’incontro – non sempre facile – con la presenza pervasiva del divino.

    Rolando Alberti nasce nel 1971 a Forno, frazione montana del comune di Massa, da una delle ultime famiglie di pastori che perpetuano l’ancestrale pratica dell’alpeggio in quota sulle balze scoscese delle Alpi Apuane, ereditandone il mestiere. Fin dall’infanzia ha manifestato un precoce talento poetico. Alcuni scritti risalenti agli anni della scuola primaria sono stati pubblicati nella raccolta Bambini di Forno. Poesie (Giardini Editore, Pisa 1982). Dalla seconda metà degli anni Novanta ha ripreso a scrivere, producendo una messe di testi confluiti nella sua opera prima L’estremamente magico (Torino, Miraggi Edizioni 2013), premiata nella IV edizione del “Premio Letterario Internazionale Montefiore” per la categoria Gold Book. Una selezione di sue poesie è stata tradotta in francese da François Bordes e pubblicata sul n. 47-48 di L’étrangère. Revue de création et d’essai nel 2018, a cura di Myrto Gondycas e Rossella Saetta Cottone.