Incontri fantastici sulla via del Volto Santo con il Museo

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20/05/2021 21:00 - 23:00
compilare il modulo al link https://bit.ly/museomaggio21 per ricevere l'indirizzo necessario al collegamento.
L’evento segna la conclusione di uno degli obiettivi del progetto Un Museo per “immaginare” il territorio, ideato dall’Associazione La Giubba ed organizzato dal Museo, progetto approvato con D.D.R. 19683/19 con il contributo di Regione Toscana.
I racconti e le storie presentate durante la serata sono il risultato di un lavoro di sistematizzazione del materiale in archivio al Museo, svolto con il fine di costruire un percorso dell’immaginario folklorico lungo la cosiddetta Via del Volto Santo, che unisca la dimensione ideale e culturale a quella più pratica e turistica. Molte e diverse fra loro le figure incontrate lungo questo cammino: il Cilla, le fate, gli streghi, buffardelli dispettosi e cavalli bianchi, l’osteriaccia, serpenti volanti e draghi, un corvo nero e una donna alta vestita di bianco, caproni, morti che tornano, il Marsilio, la bimba col vestitino rosso, il Ghigo, il Berrettin Rosso ed infine il diavolo. Ecco, dunque, un itinerario che si dipana seguendo le orme della narrazione orale, inseguendo i personaggi che popolano paesi e boschi per restituirli alla memoria della collettività.

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  • 15/05/2025 21:00 - 15/05/2025 23:00

    Al folletto, “segreto e rumoroso compagno della vita misera e lussuosa  dei nostri predecessori”, è dedicato l’appuntamento dei Giovedì al Museo del 15 maggio alle ore 21, con la conferenza I folletti nella tradizione italiana, ospite il Professor Carlo Lapucci. È possibile assistere all’incontro sia in presenza, presso la sede del Museo, in Via Ducale 4 a San Michele, che online, prenotandosi al link: https://bit.ly/maggiomuseo25

    Il Professor Lapucci traccerà un profilo del folletto mediterraneo, come si presenta nel Centro Italia e nel Meridione. Questo essere misterioso è stato forse il compagno invisibile più assiduo della vita dei secoli passati, ed era anche quello più innocuo, tra le pre­senze ultraterrene che inquietavano la misera esistenza della casa colonica, dove appunto era il vero suo regno. Era presente però anche nei palazzi, nelle regge, nella vita paesana e cittadina, tra gli artigiani come tra i nobili, perché la credenza nei folletti è antichissima e diffusa in forme diverse, tanto da non consentire una definizione molto esatta del fenomeno, che comprende elementi disparati e contraddittori. Forme di folletto si trovano quasi dappertutto nei vari continenti, testimoniando un mondo intricato, mescolato, contorto, di temi trasposti indebitamente e continuamente tra le infinite figure simili e analoghe; poco studiato per l’irrilevanza sociale, economica, turistica, religiosa e l’imprendibilità dell’argomento, che consente solo incerte linee di demarcazione e scarse affermazioni sicure.

    Carlo Lapucci (1940) vive a Firenze dove si occupa di letteratura, linguistica e tradizioni popolari. Ha lavorato e collaborato con diverse case editrici; ha partecipato come esperto alla trasmissione di Radiodue: La luna nel pozzo, ed è stato l'autore delle serie: I verdi giardini della memoria e Cose dell'altro mondo. Vastissima è la sua produzione in campo letterario: ha esordito nel 1960 con la poesia e ha pubblicato in seguito diversi romanzi, fra cui La pianura e altri racconti, per il quale ha avuto il Premio il Ceppo nuovo autore. Tra le numerose opere di linguistica e di tradizioni popolari si segnalano: Dizionario dei modi di dire della lingua italiana; il Dizionario dei proverbi italiani e Fiabe toscane. Particolare attenzione ha dedicato al teatro, sia in proprio che scrivendo libretti per rappresentazioni di Bruscelli, Fra le ultime pubblicazioni: I sentieri del vento. 24 racconti. Ha ricevuto i premi Fiorino d’Oro alla carriera (2018) e il Premio Casentino per la letteratura (2020).