Il Carnevale di Bolano (SP)

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09/02/2023 21:00 - 22:00

Una serata a cura della Compagnia La Corte, dell’Associazione Convivia e degli Attori di un giorno per rivivere l’antica tradizione de Il Carnevale di Bolano, paese in provincia di La Spezia, è quanto propone il prossimo appuntamento dei Giovedì al Museo, in calendario il 9 febbraio alle ore 21.00, organizzato dal Museo Italiano dell’Immaginario Folklorico.

È possibile assistere all’incontro online, prenotandosi al link: https://bit.ly/febbraiomuseo23.

Il Carnevale di Bolano è una tradizione che ha origini molto antiche, ma che è stata recuperata come festa popolare dopo un lungo periodo di oblio solo negli ultimi quarant'anni.

Ha inizio il Giovedì Grasso, con il corteo per i borghi, durante il quale viene chiesta in questua la “codga", cioè la cotenna del maiale. Mentre un tempo la “codga” era compito degli adulti ed era in realtà l’occasione per racimolare qualsiasi derrata alimentare venisse offerta, oggi sono i bimbi a continuare la tradizione e a loro vengono regalati dolci e caramelle. L’ultimo giorno di Carnevale, invece, si tiene la vera e propria rappresentazione in dialetto durante la quale il Popolo, reso irriconoscibile dall’uso delle maschere, si sente libero di denunciare i colpevoli delle malefatte avvenute nell’ultimo anno, senza temere rivalsa alcuna. Il “Carnevalon”, personificazione dei colpevoli, viene portato in corteo su un carro fino alla piazza del paese, dove è processato ed infine condannato a morte. Prima di morire gli viene concesso di fare testamento e dopo è pubblicamente dato al rogo, bruciando un fantoccio che lo rappresenta: eliminato il colpevole di tutti i mali, il paese, libero, fa festa fino a che, a mezzanotte, il “Campanone” suona a morto decretando la fine del Carnevale e l’inizio della Quaresima.

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  • 23/01/2025 21:00 - 23/01/2025 23:00

    Appuntamento con l’archeologia rupestre delle montagne toscane il 23 gennaio alle ore 21 per i Giovedì al Museo: con La memoria della roccia  sarà ospite Giancarlo Sani. È possibile assistere all’incontro sia in presenza, presso la sede del Museo, in Via Ducale 4 a San Michele, che online, prenotandosi al link: https://bit.ly/gennaio24museo.

    La Memoria della Roccia offre all’archeologia rupestre una ricca documentazione di siti inediti e già̀ noti. Le ricerche di Giancarlo Sani ne hanno censiti circa 700, pubblicati in libri e articoli presentati a importanti convegni e congressi internazionali. Durante la serata saranno presentati, attraverso slide, massi che riportano una variegata tipologia di segni incisi e ne sarà fornita una sintetica interpretazione etnoantropologica: un valido supporto per lo studio dell’arte rupestre presente sulle montagne Toscane, per la comprensione del territorio, ma al contempo per la conoscenza dell’immaginario di miti, paure, leggende e tradizioni assai utili anche per ripercorrere a ritroso la storia dell’uomo che ha frequentato questi siti fin dalla Preistoria.

    Giancarlo Sani, da molti anni si dedica alla ricerca, alla catalogazione e allo studio delle incisioni rupestri in ambiente montano della Toscana. È membro del Gruppo Terre Alte, del Comitato Scientifico CAI Centrale e socio del Centro Camuno di studi preistorici; nel 2011 ha fondato il Centro Arte Rupestre Toscano. Ha pubblicato numerosi articoli e volumi a carattere divulgativo e scientifico sull’arte rupestre; tra questi: I segni dell’Uomo (Editori dell’Acero, 2009), La memoria della Roccia (Tra Le Righe Libri, 2016) e Pagine di Pietra (Proloco 2020). Nel 2021 ha realizzato il primo percorso sull’arte rupestre in Italia centrale: il sentiero didattico dei Sassi Scritti del Prato Fiorito (Val di Lima).