Il calzare della sposa Una nuova indagine per il commissario Ludovico Ariosto
Secondo caso spinoso per Ludovico Ariosto nell’insolita veste di commissario: nell’ultimo libro di Lida Coltelli, ambientato come il precedente Et in bona gratia. Un’indagine per il commissario Ludovico Ariosto (Tralerighe Libri, 2021) a Castelnuovo Garfagnana nel 1522, il nuovo Commissario Estense dovrà risolvere il mistero della sparizione, a pochi giorni dal matrimonio, di Evelina, una splendida fanciulla promessa in sposa ad un facoltoso ragazzo del luogo. La vicenda rompe il clima apparentemente pacifico di Castelnuovo, dove prosperano gli affari dei mercanti e i briganti sembrano insolitamente tranquilli. Il corpo della giovane non si trova, di lei resta solo un calzare nei pressi del Ponte del Borso. Le indagini prendono via via forme inaspettate, si affacciano nuove ipotesi che si diramano tra i loschi intrighi delle due avverse fazioni, affondano nel fango della malvivenza endemica, dentro cui sguazzano i banditi più derelitti, all’ombra dei banditi più titolati. Ariosto è chiamato, ancora una volta, a districare questa “nodosa” matassa e, come al solito, si avvale dell’aiuto di Jacopo, il baricello del luogo, ormai divenuto il suo collaboratore più fidato.
Lida Coltelli nasce a Lucca il primo giorno di Primavera del 1962. Figlia unica di Francesca Giannasi e di Giuseppe Coltelli, poeta, scultore e scrittore di “maggi” garfagnini, eredita dal padre l’amore per la scultura, la storia e le antiche tradizioni popolari e rurali. Trascorre tutta l’infanzia e parte dell’adolescenza a Vagli di Sopra, il suo “rifugio” per eccellenza, finché si sposta per motivi di studio a Livorno. Dopo una breve parentesi lavorativa a Vicenza, torna definitivamente in Toscana. Attualmente vive a Donoratico, dove lavora come docente di Scuola Primaria. Con Tralerighe libri ha pubblicato Et in bona gratia. Un’indagine per il commissario Ludovico Ariosto (2021).