Il calzare della sposa Una nuova indagine per il commissario Ludovico Ariosto

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27/04/2023 21:00 - 23:00

Secondo caso spinoso per Ludovico Ariosto nell’insolita veste di commissario: nell’ultimo libro di Lida Coltelli, ambientato come il precedente Et in bona gratia. Un’indagine per il commissario Ludovico Ariosto (Tralerighe Libri, 2021) a Castelnuovo Garfagnana nel 1522, il nuovo Commissario Estense dovrà risolvere il mistero della sparizione, a pochi giorni dal matrimonio, di Evelina, una splendida fanciulla promessa in sposa ad un facoltoso ragazzo del luogo. La vicenda rompe il clima apparentemente pacifico di Castelnuovo, dove prosperano gli affari dei mercanti e i briganti sembrano insolitamente tranquilli. Il corpo della giovane non si trova, di lei resta solo un calzare nei pressi del Ponte del Borso.  Le indagini prendono via via forme inaspettate, si affacciano nuove ipotesi che si diramano tra i loschi intrighi delle due avverse fazioni, affondano nel fango della malvivenza endemica, dentro cui sguazzano i banditi più derelitti, all’ombra dei banditi più titolati. Ariosto è chiamato, ancora una volta, a districare questa “nodosa” matassa e, come al solito, si avvale dell’aiuto di Jacopo, il baricello del luogo, ormai divenuto il suo collaboratore più fidato.

 

Lida Coltelli nasce a Lucca il primo giorno di Primavera del 1962. Figlia unica di Francesca Giannasi e di Giuseppe Coltelli, poeta, scultore e scrittore di “maggi” garfagnini, eredita dal padre l’amore per la scultura, la storia e le antiche tradizioni popolari e rurali. Trascorre tutta l’infanzia e parte dell’adolescenza a Vagli di Sopra, il suo “rifugio” per eccellenza, finché si sposta per motivi di studio a Livorno. Dopo una breve parentesi lavorativa a Vicenza, torna definitivamente in Toscana. Attualmente vive a Donoratico, dove lavora come docente di Scuola Primaria. Con Tralerighe libri ha pubblicato Et in bona gratia. Un’indagine per il commissario Ludovico Ariosto (2021).

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  • 23/01/2025 21:00 - 23/01/2025 23:00

    Appuntamento con l’archeologia rupestre delle montagne toscane il 23 gennaio alle ore 21 per i Giovedì al Museo: con La memoria della roccia  sarà ospite Giancarlo Sani. È possibile assistere all’incontro sia in presenza, presso la sede del Museo, in Via Ducale 4 a San Michele, che online, prenotandosi al link: https://bit.ly/gennaio24museo.

    La Memoria della Roccia offre all’archeologia rupestre una ricca documentazione di siti inediti e già̀ noti. Le ricerche di Giancarlo Sani ne hanno censiti circa 700, pubblicati in libri e articoli presentati a importanti convegni e congressi internazionali. Durante la serata saranno presentati, attraverso slide, massi che riportano una variegata tipologia di segni incisi e ne sarà fornita una sintetica interpretazione etnoantropologica: un valido supporto per lo studio dell’arte rupestre presente sulle montagne Toscane, per la comprensione del territorio, ma al contempo per la conoscenza dell’immaginario di miti, paure, leggende e tradizioni assai utili anche per ripercorrere a ritroso la storia dell’uomo che ha frequentato questi siti fin dalla Preistoria.

    Giancarlo Sani, da molti anni si dedica alla ricerca, alla catalogazione e allo studio delle incisioni rupestri in ambiente montano della Toscana. È membro del Gruppo Terre Alte, del Comitato Scientifico CAI Centrale e socio del Centro Camuno di studi preistorici; nel 2011 ha fondato il Centro Arte Rupestre Toscano. Ha pubblicato numerosi articoli e volumi a carattere divulgativo e scientifico sull’arte rupestre; tra questi: I segni dell’Uomo (Editori dell’Acero, 2009), La memoria della Roccia (Tra Le Righe Libri, 2016) e Pagine di Pietra (Proloco 2020). Nel 2021 ha realizzato il primo percorso sull’arte rupestre in Italia centrale: il sentiero didattico dei Sassi Scritti del Prato Fiorito (Val di Lima).