Il ben d’i mnorti di Bolano (SP)

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03/11/2022 21:00 - 04/11/2022 00:00

Una serata a cura della Compagnia La Corte, dell’Associazione Convivia e degli Attori di un giorno per rivivere l’antica tradizione del Ben d’i morti di Bolano, paese in provincia di La Spezia, è quanto propone il prossimo appuntamento dei Giovedì al Museo, in calendario il 3 novembre alle ore 21.00, organizzato dal Museo Italiano dell’Immaginario Folklorico.

È possibile assistere all’incontro, in via eccezionale per motivi di spazio, solo online, prenotandosi al link: https://bit.ly/novembre22.

 

In   molte   comunità   della   Val   di   Vara   e della   Lunigiana è   tradizione   celebrare   la   festa   dei defunti, pur con differenze tra paese e paese, rievocando il Ben d’i morti. L’antica speranza di poter entrare in contatto con i defunti era il pretesto dato ai bimbi del paese per andare in processione coperti da lenzuola (la processione delle anime dette “M’na”), recitando la filastrocca “Sa n’ daré ‘r ben’ d’i morti, a prgren’ pri vostri morti, chin’gh’én dà gi’èn tuti porchi” ovverosia “Se ci darete il ben dei morti, pregheremo per i vostri morti, e chi non lo fa son tutti porci”. Durante la questua si raccoglievano quei generi alimentari che erano destinati ai defunti (il “Ben d’i morti” appunto), anche se questa era in realtà una delle poche occasioni per assicurarsi un po’ di cibo: frutta di stagione, castagne, pane e focaccine fatte in casa, magari con due dita di vino novello. Nella Sala della Narrazione del Museo, alle luce delle candele, attorno ad un tavolo imbandito poveramente, la Compagnia La Corte, l’Associazione Convivia e gli improvvisati Attori di un giorno, servendosi della forza e dell’impatto emotivo del dialetto, animano La zena d’i morti, riportando in vita personaggi storici o caratteristici del paese in cerca di riscatto e redenzione. Questa celebrazione diventa una suggestiva occasione per sdrammatizzare la morte e per sorriderne, cercando di recuperare una tradizione che rischia di soccombere.

La Compagnia LA CORTE nasce nel 1995 a Bolano (SP) allo scopo di promuovere la conoscenza di quel formidabile mezzo di comunicazione sociale ed arricchimento culturale che è il Teatro, mettendo in scena, negli anni, i testi classici del teatro italiano e internazionale: da Eduardo De Filippo a Luigi Pirandello, da Henrik Ibsen a Neil Simon, da Tennessee Williams a Franca Rame e Dario Fo.

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  • 16/10/2025 21:00 - 16/10/2025 23:00

    Una lettura simbolica e originale delle fiabe è quella proposta il 16 ottobre alle ore 21.00 per i Giovedì al Museo da Paola Biato, ospite della serata con l’evento dal titolo Fiabe di Potere: la stanza proibita tra mito, archetipo e trasformazione.  È possibile assistere all’incontro sia in presenza, presso la sede del Museo, in Via Ducale 4 a San Michele, che online, prenotandosi al link: https://bit.ly/ottobre25.

     

    L’incontro sarà dedicato a un viaggio nel cuore della fiaba di Barbablù, letta come rappresentazione dell’archetipo del maschile malato, tanto nelle dinamiche interiori quanto in quelle collettive.
    Il libro Fiabe di Potere: Sherazade incontra Barbablù propone una prospettiva originale: non più il racconto della vittima impotente, ma quello della creatrice di eventi, che attraverso l’immaginario genera trasformazione. Le fiabe diventano così strumenti simbolici per un lavoro interiore di consapevolezza, in grado di attivare processi di guarigione psico-fisica e spirituale.
    La figura di Sherazade, diventa la controparte di Barbablù, che con il linguaggio poetico ed evocativo apre varchi di senso e risveglia intuizioni profonde. In questa prospettiva, la coscienza-Sherazade è intesa come seme presente in ogni essere umano, capace di guidare un percorso di trasformazione. La serata invita ad andare “oltre” e “dentro” la stanza proibita, luogo simbolico di paura ma anche di rivelazione. La fiaba diventa così strumento critico e poetico, capace di generare nuove visioni. Perché ogni rivoluzione autentica non può che iniziare dall’interno.  

     

    Paola Biato, dal 2000 si occupa di Counselling gestaltico, Art- Counseling,  Costellazioni familiari (sistemiche, archetipiche e immaginali), formazione e organizzazione di eventi artistici, culturali e olistici. Aderisce alla rete degli immaginalisti della scuola Imaginal Accademy di Selene Calloni Williams. Ideatrice delle Costellazioni sistemiche integrate, nel 1997 crea i Tarocchi fiabeschi,  che utilizza per favorire l’autoesplorazione, la scrittura creativa e intuitiva e la fiaba biografica.  Ideatrice del metodo Metafiabe®, è autrice del libro Tarocchi fiabeschi e Psicofiaba, Fiabe di potere: Sherazade incontra Barbablù e, con altri autori, I 12 archetipi dell'Essere.