I luoghi di incontro degli streghi nel comune di Minucciano – Carpinelli – Villaggio Barilari

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28/07/2022 21:00 - 22:00
Gli Streghi sono gruppi di maschi e femmine che si ritrovano la notte a ballare in radure intorno ad un albero o a fare lunghe processioni lungo le vallate. Sono figure tipiche della Valle del Serchio e delle zone vicine. Indifferenti alla vita del paese, possono essere particolarmente pericolosi se si incontrano o se si tenta di interferire con le loro attività. Pur essendo altro rispetto alle streghe e alle attività di stregoneria, finiscono con l’assorbirne in diversi racconti alcune caratteristiche. Si manifestano anche come luce, lumini che si muovono nella notte, ma possono apparire sotto forma di animale, in particolare gatti, civette, asini. Le fiaccole che portano e consegnano a qualche ignaro paesano o il violino che regalano al musicista assunto per la serata, si rivelano stinchi di morto, così come i pezzi di carne della “caccia” lanciati alle finestre.
Di giorno svolgono vita normale, a meno che non vengano “bloccati” nel posto dove si trovavano e nella forma assunta da un qualche gesto particolare come quello di piantare un coltello (“stiletto“) in terra o sull’albero. Possono spostarsi velocemente percorrendo notevoli distanze.

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  • 06/11/2025 21:00 - 06/11/2025 22:00

    Giovedì al Museo - Voci di vento e di silenzio - Rolando Alberti

      È la poesia la protagonista della serata del 6 novembre alle ore 21 dei Giovedì al Museo, che si svolgerà in presenza nella Sala della Narrazione del Museo Italiano dell’Immaginario Folklorico, con la presentazione dell’ultima silloge poetica di Rolando Alberti Voci di vento e di silenzio.

    È possibile assistere all’incontro sia in presenza, presso la sede del Museo, in Via Ducale 4 a San Michele, che online, prenotandosi al link: https://tinyurl.com/museonovembre25

    In questa nuova raccolta, che segue a dodici anni di distanza l’opera prima L’estremamente magico, Rolando Alberti scende ancor più in profondità nell’esplorare il rapporto magico e ancestrale che lo lega ai luoghi della sua terra. La sua è una poesia intessuta di voci e di silenzi, di odori e di rumori, che muovendo dall’esperienza contingente del quotidiano apre squarci vertiginosi verso una dimensione che trascende il tempo e percorre strade spirituali inesplorate, fino all’incontro – non sempre facile – con la presenza pervasiva del divino.

    Rolando Alberti nasce nel 1971 a Forno, frazione montana del comune di Massa, da una delle ultime famiglie di pastori che perpetuano l’ancestrale pratica dell’alpeggio in quota sulle balze scoscese delle Alpi Apuane, ereditandone il mestiere. Fin dall’infanzia ha manifestato un precoce talento poetico. Alcuni scritti risalenti agli anni della scuola primaria sono stati pubblicati nella raccolta Bambini di Forno. Poesie (Giardini Editore, Pisa 1982). Dalla seconda metà degli anni Novanta ha ripreso a scrivere, producendo una messe di testi confluiti nella sua opera prima L’estremamente magico (Torino, Miraggi Edizioni 2013), premiata nella IV edizione del “Premio Letterario Internazionale Montefiore” per la categoria Gold Book. Una selezione di sue poesie è stata tradotta in francese da François Bordes e pubblicata sul n. 47-48 di L’étrangère. Revue de création et d’essai nel 2018, a cura di Myrto Gondycas e Rossella Saetta Cottone.