I luoghi di incontro degli streghi nel comune di Minucciano – Carpinelli – Villaggio Barilari

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28/07/2022 21:00 - 22:00
Gli Streghi sono gruppi di maschi e femmine che si ritrovano la notte a ballare in radure intorno ad un albero o a fare lunghe processioni lungo le vallate. Sono figure tipiche della Valle del Serchio e delle zone vicine. Indifferenti alla vita del paese, possono essere particolarmente pericolosi se si incontrano o se si tenta di interferire con le loro attività. Pur essendo altro rispetto alle streghe e alle attività di stregoneria, finiscono con l’assorbirne in diversi racconti alcune caratteristiche. Si manifestano anche come luce, lumini che si muovono nella notte, ma possono apparire sotto forma di animale, in particolare gatti, civette, asini. Le fiaccole che portano e consegnano a qualche ignaro paesano o il violino che regalano al musicista assunto per la serata, si rivelano stinchi di morto, così come i pezzi di carne della “caccia” lanciati alle finestre.
Di giorno svolgono vita normale, a meno che non vengano “bloccati” nel posto dove si trovavano e nella forma assunta da un qualche gesto particolare come quello di piantare un coltello (“stiletto“) in terra o sull’albero. Possono spostarsi velocemente percorrendo notevoli distanze.

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  • 18/12/2025 21:00 - 18/12/2025 23:00

    Ultimo evento dell’anno 2025 per i Giovedì al Museo, dedicato alla fiaba e alle sue molteplici valenze simboliche, sociali ed educative: il 18 dicembre alle ore 21 con la conferenza dal titolo La fiaba come risorsa cognitiva sarà ospite il Professor Marco Dallari. È possibile assistere all’incontro sia in presenza, presso la sede del Museo, in Via Ducale 4 a San Michele, che online, prenotandosi al link: https://tinyurl.com/dicembremuseo25

    La fiaba non è un semplice intrattenimento per l’infanzia, ma un potente dispositivo cognitivo: organizza l’esperienza, modella il modo di pensare per storie e sostiene la costruzione dell’identità. In questo senso, la riflessione pedagogica sull’immaginario e sulla narrazione  del Professor Dallari, già ospite al convegno La fiaba come lettura del mondo: memoria storica, pensiero fantastico, studio semiotico, didattica, organizzato dal Museo a settembre scorso, aiuta a leggere la fiaba come “luogo mentale” in cui si intrecciano emozioni, simboli e processi di conoscenza. Solitamente siamo convinti che la costruzione delle rappresentazioni del mondo e la costruzione della propria weltanschauung dipenda soprattutto dall’esperienza diretta e dalle percezioni. Ma non è così: la costruzione delle rappresentazioni ha bisogno di racconti, di figure, di una trama. La fiaba, grazie alla sua struttura formale e ai suoi ingredienti simbolici, è uno degli strumenti più efficaci.

    Marco Dallari (Modena 1947) è stato pedagogista presso i comuni di Bologna e Carpi. È stato docente di Pedagogia e Didattica dell’Educazione Artistica presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, professore ordinario di Pedagogia Comparata all’Università di Messina e professore ordinario di Pedagogia Generale e Sociale all’Università di Trento, dove si è occupato di formazione dei docenti ed educatori professionali e ha fondato e diretto il Laboratorio di Comunicazione e Narratività. Scrittore e curatore di saggi, testi narrativi e libri per l’infanzia, è anche disegnatore e autore di opere verbovisuali. Ha vinto il Premio Andersen 2010 per le attività di ricerca e divulgazione sulla Letteratura per l’infanzia. Moltissime le pubblicazioni, anche recenti, fra cui ricordiamo solo Il dono della parola. L’oralità nel labirinto delle relazioni (Lecce, Pensa multimedia, 2024).