Giovedì al Museo – Museo della figurina di gesso e dell’emigrazione Guglielmo Lera

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10/10/2024 20:00 - 23:00

L’emigrazione e l’arte del figurinaio, tipica della Valle del Serchio e della Lucchesia, saranno protagoniste della serata dei Giovedì al Museo in calendario il 10 ottobre alle ore 21, ospite la Professoressa Matilde Gambogi, in presenza alla Sala della Narrazione, per presentare il Museo della figurina di gesso e dell’emigrazione Guglielmo Lera.  È possibile assistere all’incontro sia in presenza, presso la sede del Museo, in Via Ducale 4 a San Michele, che online, prenotandosi al link: https://bit.ly/ottobre24museo.

Il Museo della figurina di gesso e dell’emigrazione Guglielmo Lera è stato istituito nel 1975 a Coreglia Antelminelli ed è situato nel centro storico, in un palazzo appartenuto al barone Carlo Vanni, un figurinaio a lungo vissuto nell’impero austro-ungarico. La collezione museale testimonia il fenomeno migratorio del territorio della Valle del Serchio basato sulla vendita di statuine di gesso che dal XVIII al XX secolo raggiunse punte elevatissime. La storia dell’emigrazione da Coreglia Antelminelli e dalla Lucchesia è stata, infatti, per molti decenni legata alla produzione e al commercio della figurina di gesso, che ha portato spesso gli emigranti ad ottenere un grande successo economico e a far conoscere quest'arte in tutti i continenti. L’attuale esposizione del museo è costituita da 1300 esemplari di gesso: attraverso molteplici soggetti artistici, colorazioni e forme si intende rappresentare l’evoluzione tecnica dell'artigianato del gesso dal XVII secolo ai giorni nostri. Ampio spazio è dedicato all’esposizione, a scopo didattico, dei metodi di lavorazione del gesso, ma anche alla storia degli emigranti, raccontata attraverso diari, passaporti, lettere e fotografie.

Matilde Gambogi nasce e vive a Lucca, si laurea in Lingue e Letterature Straniere presso l’Università di Pisa e  diventa docente di Inglese alle Scuole Medie. Dalla pensione nel 2005 inizia a trascorrere molto tempo a Coreglia, scrivendo articoli per il Giornale di Coreglia e pubblicando diversi libri, fra cui Una tragedia coreglina e Lettere dal Fronte. Oggi è Consigliere Comunale di Coreglia e organizza le attività della Sala di Lettura, situata presso il Palazzo Comunale, quali presentazioni di libri, conferenze, concerti, letture

Collegamento on line: https://bit.ly/meetmuseo

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    Appuntamento con l’archeologia rupestre delle montagne toscane il 23 gennaio alle ore 21 per i Giovedì al Museo: con La memoria della roccia  sarà ospite Giancarlo Sani. È possibile assistere all’incontro sia in presenza, presso la sede del Museo, in Via Ducale 4 a San Michele, che online, prenotandosi al link: https://bit.ly/gennaio24museo.

    La Memoria della Roccia offre all’archeologia rupestre una ricca documentazione di siti inediti e già̀ noti. Le ricerche di Giancarlo Sani ne hanno censiti circa 700, pubblicati in libri e articoli presentati a importanti convegni e congressi internazionali. Durante la serata saranno presentati, attraverso slide, massi che riportano una variegata tipologia di segni incisi e ne sarà fornita una sintetica interpretazione etnoantropologica: un valido supporto per lo studio dell’arte rupestre presente sulle montagne Toscane, per la comprensione del territorio, ma al contempo per la conoscenza dell’immaginario di miti, paure, leggende e tradizioni assai utili anche per ripercorrere a ritroso la storia dell’uomo che ha frequentato questi siti fin dalla Preistoria.

    Giancarlo Sani, da molti anni si dedica alla ricerca, alla catalogazione e allo studio delle incisioni rupestri in ambiente montano della Toscana. È membro del Gruppo Terre Alte, del Comitato Scientifico CAI Centrale e socio del Centro Camuno di studi preistorici; nel 2011 ha fondato il Centro Arte Rupestre Toscano. Ha pubblicato numerosi articoli e volumi a carattere divulgativo e scientifico sull’arte rupestre; tra questi: I segni dell’Uomo (Editori dell’Acero, 2009), La memoria della Roccia (Tra Le Righe Libri, 2016) e Pagine di Pietra (Proloco 2020). Nel 2021 ha realizzato il primo percorso sull’arte rupestre in Italia centrale: il sentiero didattico dei Sassi Scritti del Prato Fiorito (Val di Lima).