Giovedì al Museo – Andrea Campoli presenta Castrum de Atrium
Intorno all’anno mille sulle alture di Castelvecchio, luogo in cui era stato edificato dai Romani un fortilizio di guardia caduto in rovina, viene costruita una Basilica a forma di croce latina. È il Vescovo di Lucca a farla edificare e gli abitanti sono incaricati dei lavori, realizzati grazie a un tesoro nascosto nelle viscere della terra e ritrovato. “Castrum de atrium” presenta uno spaccato della realtà contadina di quel tempo, delle condizioni di vita primarie, delle tecniche di costruzione e dei mestieri dell’epoca. Vari personaggi, tra i quali preti, frati, streghi e lestofanti di ogni tipo, si rincorrono e si nascondono tra le righe di questa storia. Tra questi anche un Tramandator, che di generazione in generazione, oralmente, tramanda la storia della Garfagnana, che due dei protagonisti della vicenda devono imparare a memoria. Un romanzo con basi storiche legato alla montagnola di Castelvecchio, che sovrasta l’abitato di Piazza al Serchio.
Andrea Campoli, è nato a Castelnuovo di Garfagnana nel 1952 e risiede da sempre nel paese di S. Anastasio, Comune di Piazza al Serchio. Ha iniziato come “folatore” per poi passare alla scrittura. Vincitore di importanti premi letterari, ha all’attivo numerose pubblicazioni, tra cui “Apuani” (2019) e “Una magnifica annata” (2021). Con Marinella Campoli ha scritto alcuni libri di cucina “Antichi sapori apuani. Ricette e segreti” (2020) e “Polenta e ossi. Il mangiar bene in Garfagnana in 90 ricette” (2020).