Due Ponti e un Castello – Tour guidato fra storia e immaginario

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29/07/2022 17:00 - 19:00
Ebbene sì! Ripartiamo gambe in spalla il #15luglio alle #ore17 dalla sede del Museo per il Tour guidato "DUE PONTI E UN CASTELLO - Percorso nella natura, nella storia e nell’immaginario": un itinerario immerso nel verde sulle tracce della storia locale e delle leggende della tradizione orale nate in questo territorio, un anello da percorrere a piedi fra San Michele e Piazza al Serchio, toccando il Ponte medievale di San Michele, il Castello e il Ponte di Piazza Bassa per poi tornare al punto di partenza.
Potremo così scoprire, ad esempio, che il nome di Piazza sembra derivare da plàtea, lo spazio erboso intorno alla pieve, dove la comunità si riuniva per mercati e fiere e che l’origine dell’insediamento di San Michele si può far risalire all’epoca dell’invasione longobarda e che i suoi feudatari ebbero residenza in un castello eretto su un poggio tra Piazza e Nicciano. In questi stessi luoghi hanno trovato origine le storie del #folklore abitate da #streghi e #fantasmi, da #gattineri gettati giù dal Ponte di San Michele, da donne che scommettono sul proprio coraggio, dalla Contessa Matilde e dal distruttivo #corvonero.
Durata prevista: circa due ore
Necessaria la prenotazione telefonica al 351 952 7312
Il #Tour verrà replicato il 29 luglio e il 5, 12 e 19 agosto

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  • 15/05/2025 21:00 - 15/05/2025 23:00

    Al folletto, “segreto e rumoroso compagno della vita misera e lussuosa  dei nostri predecessori”, è dedicato l’appuntamento dei Giovedì al Museo del 15 maggio alle ore 21, con la conferenza I folletti nella tradizione italiana, ospite il Professor Carlo Lapucci. È possibile assistere all’incontro sia in presenza, presso la sede del Museo, in Via Ducale 4 a San Michele, che online, prenotandosi al link: https://bit.ly/maggiomuseo25

    Il Professor Lapucci traccerà un profilo del folletto mediterraneo, come si presenta nel Centro Italia e nel Meridione. Questo essere misterioso è stato forse il compagno invisibile più assiduo della vita dei secoli passati, ed era anche quello più innocuo, tra le pre­senze ultraterrene che inquietavano la misera esistenza della casa colonica, dove appunto era il vero suo regno. Era presente però anche nei palazzi, nelle regge, nella vita paesana e cittadina, tra gli artigiani come tra i nobili, perché la credenza nei folletti è antichissima e diffusa in forme diverse, tanto da non consentire una definizione molto esatta del fenomeno, che comprende elementi disparati e contraddittori. Forme di folletto si trovano quasi dappertutto nei vari continenti, testimoniando un mondo intricato, mescolato, contorto, di temi trasposti indebitamente e continuamente tra le infinite figure simili e analoghe; poco studiato per l’irrilevanza sociale, economica, turistica, religiosa e l’imprendibilità dell’argomento, che consente solo incerte linee di demarcazione e scarse affermazioni sicure.

    Carlo Lapucci (1940) vive a Firenze dove si occupa di letteratura, linguistica e tradizioni popolari. Ha lavorato e collaborato con diverse case editrici; ha partecipato come esperto alla trasmissione di Radiodue: La luna nel pozzo, ed è stato l'autore delle serie: I verdi giardini della memoria e Cose dell'altro mondo. Vastissima è la sua produzione in campo letterario: ha esordito nel 1960 con la poesia e ha pubblicato in seguito diversi romanzi, fra cui La pianura e altri racconti, per il quale ha avuto il Premio il Ceppo nuovo autore. Tra le numerose opere di linguistica e di tradizioni popolari si segnalano: Dizionario dei modi di dire della lingua italiana; il Dizionario dei proverbi italiani e Fiabe toscane. Particolare attenzione ha dedicato al teatro, sia in proprio che scrivendo libretti per rappresentazioni di Bruscelli, Fra le ultime pubblicazioni: I sentieri del vento. 24 racconti. Ha ricevuto i premi Fiorino d’Oro alla carriera (2018) e il Premio Casentino per la letteratura (2020).