Callisto III. L’uomo dimenticato fra le pagine del tempo – Gianluca Lorenzetti

View Calendar
25/02/2021 20:00 - 21:00

Quale bilancio storiografico si può trarre del pontificato di Callisto III?
Fu sicuramente un personaggio molto interessante ed è un peccato che sia finito ai margini della storiografia, riassunto talvolta in poche e scarne righe. Fortunatamente, vi sono autori come lo spagnolo Miguel Navarro Sorní (professore di Storia della Chiesa alla Facoltà di teologia di Valencia) – al quale devo consigli e sostegno durante la stesura – genitori di opere capaci di ridar dignità al soggetto.

Il pontificato di Callisto svela molto del pensiero politico quattrocentesco, esprimibile, ad esempio, attraverso la suddetta crociata e la politica nepotista, tanto ostracizzata nei confronti dei Borgia, ma tipica al tempo. La sua vita come Alfonso Borja, laico e vescovo, inoltre, aiuta a dipingere la grande trama espansionistica di Alfonso V, colorata da sete di potere e giochi politici, ma anche a capire come l’esistenza di una figura storica possa venir modellata allo scopo di promuovere un messaggio propagandistico, nel nostro caso la data di nascita del Borja, 31 dicembre 1378, potrebbe riferirsi alla “fine” dello Scisma d’Occidente.

Il libro da me scritto indaga ed espone molti degli aspetti e vicende inerenti Alfonso Borja/papa Callisto III, ma non tutto. Alcune parti possono essere arricchite ed altre storie raccontate. Così facendo, si riuscirà a dare limpidezza sul passaggio terreno di uno dei tanti Borgia ignorati, come il nonno paterno Domingo “el Mayor”, la madre Francina/Francisca, le sorelle Isabel e Francisca, la nipote letterata Tecla, il cognato Jofré, il nipote cardinale Luis Juan de Mila, ecc…, oltrepassando in questo modo l’artificiale confine d’interesse nei confronti di questa Famiglia, che ad oggi ci fa vedere solo Rodrigo/papa Alessandro VI, Cesare, Lucrezia e san Francesco.

Related upcoming events

  • 14/12/2025 15:00 - 14/12/2025 18:00
    𝘌' 𝘭𝘢 𝘯𝘰𝘵𝘵𝘦 𝘥𝘪 𝘕𝘢𝘵𝘢𝘭𝘦 𝘪𝘯 𝘶𝘯 𝘱𝘪𝘤𝘤𝘰𝘭𝘰 𝘣𝘰𝘳𝘨𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘎𝘢𝘳𝘧𝘢𝘨𝘯𝘢𝘯𝘢, 𝘵𝘳𝘢 𝘭𝘦 𝘮𝘰𝘯𝘵𝘢𝘨𝘯𝘦 𝘵𝘰𝘴𝘤𝘢𝘯𝘦. 𝘐𝘭 𝘱𝘢𝘦𝘴𝘦 𝘴𝘦𝘮𝘣𝘳𝘢 𝘴𝘰𝘴𝘱𝘦𝘴𝘰 𝘯𝘦𝘭 𝘵𝘦𝘮𝘱𝘰: 𝘪𝘯 𝘤𝘩𝘪𝘦𝘴𝘢 𝘪𝘭 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘱𝘦 𝘣𝘳𝘪𝘭𝘭𝘢 𝘥𝘪 𝘭𝘶𝘤𝘪 𝘵𝘳𝘦𝘮𝘰𝘭𝘢𝘯𝘵𝘪, 𝘮𝘦𝘯𝘵𝘳𝘦 𝘯𝘦𝘪 𝘤𝘢𝘮𝘪𝘯𝘪 𝘢𝘳𝘥𝘦 𝘪𝘭 𝘨𝘳𝘰𝘴𝘴𝘰 𝘤𝘦𝘱𝘱𝘰 𝘯𝘢𝘵𝘢𝘭𝘪𝘻𝘪𝘰, 𝘦 𝘪 𝘷𝘦𝘤𝘤𝘩𝘪 𝘴𝘶𝘴𝘴𝘶𝘳𝘳𝘢𝘯𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘢 𝘮𝘦𝘻𝘻𝘢𝘯𝘰𝘵𝘵𝘦 𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘯𝘪𝘮𝘢𝘭𝘪 𝘱𝘢𝘳𝘭𝘦𝘳𝘢𝘯𝘯𝘰, 𝘳𝘪𝘷𝘦𝘭𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘴𝘦𝘨𝘳𝘦𝘵𝘪 𝘢𝘯𝘵𝘪𝘤𝘩𝘪. 𝘘𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘯𝘰𝘵𝘵𝘦, 𝘤𝘳𝘰𝘤𝘦𝘷𝘪𝘢 𝘥𝘪 𝘴𝘢𝘤𝘳𝘰 𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘧𝘢𝘯𝘰, 𝘪𝘯𝘵𝘳𝘦𝘤𝘤𝘪𝘢 𝘭𝘢 𝘕𝘢𝘵𝘪𝘷𝘪𝘵à 𝘤𝘳𝘪𝘴𝘵𝘪𝘢𝘯𝘢 𝘤𝘰𝘯 𝘦𝘤𝘩𝘪 𝘱𝘳𝘦𝘤𝘳𝘪𝘴𝘵𝘪𝘢𝘯𝘪 𝘢𝘯𝘤𝘰𝘳𝘢 𝘷𝘪𝘵𝘢𝘭𝘪 𝘯𝘦𝘭 𝘧𝘰𝘭𝘬𝘭𝘰𝘳𝘦 𝘱𝘰𝘱𝘰𝘭𝘢𝘳𝘦.
    𝐃𝐨𝐦𝐞𝐧𝐢𝐜𝐚 𝟏𝟒 𝐝𝐢𝐜𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 𝐨𝐫𝐞 𝟏𝟔
    𝑰𝙣𝙘𝙤𝙣𝙩𝙧𝙞 𝙖𝙡 𝙈𝙪𝙨𝙚𝙤
    𝐋𝐮𝐜𝐞 𝐞 𝐦𝐢𝐬𝐭𝐞𝐫𝐨 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐧𝐨𝐭𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐍𝐚𝐭𝐚𝐥𝐞
    con 𝐄𝐧𝐫𝐢𝐜𝐚 𝐃𝐚𝐥𝐥𝐚𝐫𝐢
    Ingresso gratuito
  • 18/12/2025 21:00 - 18/12/2025 23:00

    Ultimo evento dell’anno 2025 per i Giovedì al Museo, dedicato alla fiaba e alle sue molteplici valenze simboliche, sociali ed educative: il 18 dicembre alle ore 21 con la conferenza dal titolo La fiaba come risorsa cognitiva sarà ospite il Professor Marco Dallari. È possibile assistere all’incontro sia in presenza, presso la sede del Museo, in Via Ducale 4 a San Michele, che online, prenotandosi al link: https://tinyurl.com/dicembremuseo25

    La fiaba non è un semplice intrattenimento per l’infanzia, ma un potente dispositivo cognitivo: organizza l’esperienza, modella il modo di pensare per storie e sostiene la costruzione dell’identità. In questo senso, la riflessione pedagogica sull’immaginario e sulla narrazione  del Professor Dallari, già ospite al convegno La fiaba come lettura del mondo: memoria storica, pensiero fantastico, studio semiotico, didattica, organizzato dal Museo a settembre scorso, aiuta a leggere la fiaba come “luogo mentale” in cui si intrecciano emozioni, simboli e processi di conoscenza. Solitamente siamo convinti che la costruzione delle rappresentazioni del mondo e la costruzione della propria weltanschauung dipenda soprattutto dall’esperienza diretta e dalle percezioni. Ma non è così: la costruzione delle rappresentazioni ha bisogno di racconti, di figure, di una trama. La fiaba, grazie alla sua struttura formale e ai suoi ingredienti simbolici, è uno degli strumenti più efficaci.

    Marco Dallari (Modena 1947) è stato pedagogista presso i comuni di Bologna e Carpi. È stato docente di Pedagogia e Didattica dell’Educazione Artistica presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, professore ordinario di Pedagogia Comparata all’Università di Messina e professore ordinario di Pedagogia Generale e Sociale all’Università di Trento, dove si è occupato di formazione dei docenti ed educatori professionali e ha fondato e diretto il Laboratorio di Comunicazione e Narratività. Scrittore e curatore di saggi, testi narrativi e libri per l’infanzia, è anche disegnatore e autore di opere verbovisuali. Ha vinto il Premio Andersen 2010 per le attività di ricerca e divulgazione sulla Letteratura per l’infanzia. Moltissime le pubblicazioni, anche recenti, fra cui ricordiamo solo Il dono della parola. L’oralità nel labirinto delle relazioni (Lecce, Pensa multimedia, 2024).