nce Upon a Byte: Immaginario Collettivo e Tecnologia a Convegno a Collodi

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26/10/2024 14:00 - 15:00

Il 26 ottobre 2024, presso la Fondazione Nazionale Carlo Collodi a Collodi (PT), si terrà la conferenza dal titolo “Once Upon a Byte: Bridging Collective Imaginary and Technology”. L’evento, frutto della collaborazione tra istituzioni accademiche e culturali di rilievo, esplora l’intersezione tra immaginario collettivo, miti, folklore e le sfide poste dalla tecnologia moderna. Al centro della discussione ci saranno le modalità in cui antiche narrazioni si fondono con le nuove frontiere digitali, offrendo spunti di riflessione su come la tecnologia stia modificando il nostro modo di pensare e raccontare il mondo.

La conferenza è strutturata in quattro sezioni principali, ciascuna arricchita dai contributi di esperti provenienti da diverse discipline accademiche, dalla sociologia alla letteratura, dalla tecnologia alle scienze umane.

La relazione del nostro museo verrà presentata dalle autrici Martina Romei ed Enrichetta Dallari, che hanno lavorato in collaborazione col nostro direttore Alberto Borghini. La conferenza può essere seguita on line da questo link: https://us06web.zoom.us/j/88183639812. In allegato potete vedere tutto il programma.

Immagini tecnologiche e narrazioni culturali

Nella prima sezione si analizzerà come miti e folklore tradizionali vengano reinterpretati attraverso le lenti della tecnologia digitale. Gli interventi esploreranno il modo in cui la narrazione evolve nell’era digitale, focalizzandosi sulle percezioni dell’intelligenza artificiale (IA), sulle rappresentazioni del “techno-universo” nei social media e nella musica popolare italiana, nonché su come l’immaginario collettivo influenzi la comprensione e l’uso della tecnologia.

Dimensioni etiche e implicazioni sociotecniche

La seconda sezione affronterà tematiche legate all’etica e alle implicazioni sociotecniche dello sviluppo tecnologico. Gli interventi riguarderanno, tra gli altri, le implicazioni etiche dell’IA, la sensibilità ecologica nell’immaginario tecnologico e l’adozione dell’IA nei servizi pubblici, con particolare attenzione alla percezione dei giovani adulti e degli esperti. Si discuterà anche del ruolo dell’IA nella sicurezza e nella criminalità, con un focus sulla legislazione dell’Unione Europea.

Impatti sociali e rappresentazioni dei media

Il pomeriggio sarà dedicato all’analisi dell’impatto sociale delle tecnologie digitali, con un’attenzione particolare alle rappresentazioni dell’IA nei media e nella cultura popolare. Tra gli argomenti trattati, l’uso di tecnologie interattive e transmediali per ricreare scenari di crimini di massa, il rapporto tra tecnologia e narrativa distopica e l’immaginario utopico legato all’avvento della tecnologia 5G in contesti sociali complessi, come dimostrato da uno studio sui movimenti pentecostali in Nigeria.

Prospettive culturali ed educative

Infine, l’ultima sezione si concentrerà su come la tecnologia influenzi la cultura e l’educazione. I relatori esploreranno l’evoluzione di narrazioni classiche, come la favola di The Town Mouse and The Country Mouse, adattata a contesti tecnologici, e discuteranno di temi complessi come la costruzione di identità criminali nell’era dei social media. Inoltre, si affronteranno le barriere che le donne incontrano nel percorso verso le discipline STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica), attraverso un’analisi storica e narrativa.

Un ponte tra immaginazione e tecnologia

La conferenza, patrocinata dalla Direzione Generale per l’Educazione, la Ricerca e le Istituzioni Culturali del Ministero della Cultura, promette di offrire un dialogo ricco e interdisciplinare, in cui accademici e studiosi esamineranno come la tecnologia stia ridefinendo il nostro immaginario collettivo. Concluderanno i lavori una serie di riflessioni sui futuri scenari tecnologici e culturali, e su come l’immaginazione possa continuare a fungere da ponte tra l’antico e il moderno, tra il mito e il codice, tra l’umano e l’artificiale.

L’evento sarà un’occasione unica per interrogarsi sul futuro delle narrazioni e dell’immaginario collettivo in un mondo sempre più dominato dall’innovazione tecnologica.

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  • 16/10/2025 21:00 - 16/10/2025 23:00

    Una lettura simbolica e originale delle fiabe è quella proposta il 16 ottobre alle ore 21.00 per i Giovedì al Museo da Paola Biato, ospite della serata con l’evento dal titolo Fiabe di Potere: la stanza proibita tra mito, archetipo e trasformazione.  È possibile assistere all’incontro sia in presenza, presso la sede del Museo, in Via Ducale 4 a San Michele, che online, prenotandosi al link: https://bit.ly/ottobre25.

     

    L’incontro sarà dedicato a un viaggio nel cuore della fiaba di Barbablù, letta come rappresentazione dell’archetipo del maschile malato, tanto nelle dinamiche interiori quanto in quelle collettive.
    Il libro Fiabe di Potere: Sherazade incontra Barbablù propone una prospettiva originale: non più il racconto della vittima impotente, ma quello della creatrice di eventi, che attraverso l’immaginario genera trasformazione. Le fiabe diventano così strumenti simbolici per un lavoro interiore di consapevolezza, in grado di attivare processi di guarigione psico-fisica e spirituale.
    La figura di Sherazade, diventa la controparte di Barbablù, che con il linguaggio poetico ed evocativo apre varchi di senso e risveglia intuizioni profonde. In questa prospettiva, la coscienza-Sherazade è intesa come seme presente in ogni essere umano, capace di guidare un percorso di trasformazione. La serata invita ad andare “oltre” e “dentro” la stanza proibita, luogo simbolico di paura ma anche di rivelazione. La fiaba diventa così strumento critico e poetico, capace di generare nuove visioni. Perché ogni rivoluzione autentica non può che iniziare dall’interno.  

     

    Paola Biato, dal 2000 si occupa di Counselling gestaltico, Art- Counseling,  Costellazioni familiari (sistemiche, archetipiche e immaginali), formazione e organizzazione di eventi artistici, culturali e olistici. Aderisce alla rete degli immaginalisti della scuola Imaginal Accademy di Selene Calloni Williams. Ideatrice delle Costellazioni sistemiche integrate, nel 1997 crea i Tarocchi fiabeschi,  che utilizza per favorire l’autoesplorazione, la scrittura creativa e intuitiva e la fiaba biografica.  Ideatrice del metodo Metafiabe®, è autrice del libro Tarocchi fiabeschi e Psicofiaba, Fiabe di potere: Sherazade incontra Barbablù e, con altri autori, I 12 archetipi dell'Essere.