Una voce dalla montagna  Rolando Alberti, pastore e poeta apuano con Enrico Medda

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30/05/2024 21:00 - 23:00

Per l’ultimo appuntamento della stagione 2023/24 dei Giovedì al Museo, il 30 maggio alle ore 21, sarà ospite in presenza alla Sala della Narrazione il Professor Enrico Medda dell’Università di Pisa per la conferenza Una voce dalla montagna. Rolando Alberti, pastore e poeta apuano. La serata è inserita nel calendario di eventi organizzati dal Museo Italiano dell’Immaginario Folklorico per l’𝐞𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝟐𝟎𝟐𝟒 di 𝐀𝐌𝐈𝐂𝐎 𝐌𝐔𝐒𝐄𝐎, 𝐜𝐚𝐦𝐩𝐚𝐠𝐧𝐚 𝐝𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐦𝐨𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐩𝐚𝐭𝐫𝐢𝐦𝐨𝐧𝐢𝐨 𝐦𝐮𝐬𝐞𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐑𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐓𝐨𝐬𝐜𝐚𝐧𝐚, un’iniziativa consolidata e di grande successo diffusa sul territorio, che rappresenta un’occasione speciale per valorizzare i musei e le loro attività. È possibile assistere all’incontro sia in presenza, presso la sede del Museo, in Via Ducale 4 a San Michele, che online, prenotandosi al link: https://bit.ly/maggiomuseo24.

 

Nella serata sarà raccontata la particolare vicenda di Rolando Alberti, pastore che pratica l’allevamento di capre in un severo ambiente montano con pratiche e ritmi che risalgono a secoli addietro, le cui peculiari doti poetiche, manifestatesi fin dalla più tenera età, si sono tradotte in un profondissimo contatto con la natura circostante. Nelle creste, nei boschi, nei sassi Rolando Alberti riconosce presenze vitali, in un incessante dialogo con chi ha vissuto prima di lui in quei luoghi in una continua lotta con i principi eterni della vita e della morte. Saranno lette nell’occasione poesie tratte dalla raccolta L’estremamente magico e molti materiali nuovi che Rolando Alberti ha scritto negli ultimi dieci anni e che formano ormai una nuova raccolta poetica.

 

 

Enrico Medda (Massa 1957) è Professore Ordinario di Letteratura Greca all’Università di Pisa e socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei. Ha studiato presso la Scuola Normale di Pisa, dove ha insegnato dal 1992 al 2006, per poi passare all’Università di Pisa. È autore di numerosi saggi sul teatro e sulla poesia greca antica, e ha tradotto e commentato molte opere, tra cui l’Agamennone di Eschilo, l’Oreste e le Fenicie di Euripide. Appassionato frequentatore delle Alpi Apuane, ha dedicato a queste montagne lavori fotografici (Aspettando l’Alba. Notturni apuani, con N. Ardara, S. Farusi, L. Pandolfi 1998), naturalistici (I fiori delle apuane, con M. Ansaldi e S. Plastino, 1994; Orecchiella. Un parco nell'Appennino, con M. Ansaldi, 1999) storici (Le strade dimenticate, con F. Bradley, 1989; Le cave di Massa, 1997) e paesaggistici (Alpi Apuane. Guida al territorio del parco, 1992; Alpi Apuane, collana GUI.PA, Guide al paesaggio d’Italia 2004).

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  • 16/10/2025 21:00 - 16/10/2025 23:00

    Una lettura simbolica e originale delle fiabe è quella proposta il 16 ottobre alle ore 21.00 per i Giovedì al Museo da Paola Biato, ospite della serata con l’evento dal titolo Fiabe di Potere: la stanza proibita tra mito, archetipo e trasformazione.  È possibile assistere all’incontro sia in presenza, presso la sede del Museo, in Via Ducale 4 a San Michele, che online, prenotandosi al link: https://bit.ly/ottobre25.

     

    L’incontro sarà dedicato a un viaggio nel cuore della fiaba di Barbablù, letta come rappresentazione dell’archetipo del maschile malato, tanto nelle dinamiche interiori quanto in quelle collettive.
    Il libro Fiabe di Potere: Sherazade incontra Barbablù propone una prospettiva originale: non più il racconto della vittima impotente, ma quello della creatrice di eventi, che attraverso l’immaginario genera trasformazione. Le fiabe diventano così strumenti simbolici per un lavoro interiore di consapevolezza, in grado di attivare processi di guarigione psico-fisica e spirituale.
    La figura di Sherazade, diventa la controparte di Barbablù, che con il linguaggio poetico ed evocativo apre varchi di senso e risveglia intuizioni profonde. In questa prospettiva, la coscienza-Sherazade è intesa come seme presente in ogni essere umano, capace di guidare un percorso di trasformazione. La serata invita ad andare “oltre” e “dentro” la stanza proibita, luogo simbolico di paura ma anche di rivelazione. La fiaba diventa così strumento critico e poetico, capace di generare nuove visioni. Perché ogni rivoluzione autentica non può che iniziare dall’interno.  

     

    Paola Biato, dal 2000 si occupa di Counselling gestaltico, Art- Counseling,  Costellazioni familiari (sistemiche, archetipiche e immaginali), formazione e organizzazione di eventi artistici, culturali e olistici. Aderisce alla rete degli immaginalisti della scuola Imaginal Accademy di Selene Calloni Williams. Ideatrice delle Costellazioni sistemiche integrate, nel 1997 crea i Tarocchi fiabeschi,  che utilizza per favorire l’autoesplorazione, la scrittura creativa e intuitiva e la fiaba biografica.  Ideatrice del metodo Metafiabe®, è autrice del libro Tarocchi fiabeschi e Psicofiaba, Fiabe di potere: Sherazade incontra Barbablù e, con altri autori, I 12 archetipi dell'Essere.