Pillola da “L’ultimo viaggio degli streghi”
Il corvo nero
La bellezza di questo fumetto è che, nella sua trama, inserisce, quasi frantumandosi, tante leggende della Garfagnana, rispettandole nella loro unicità.
Un primo esempio è la leggenda del corvo nero, legato alla contessa Matilde, che apre, quasi di nascosto, il racconto.
Questo il testo che abbiamo nell’archivio al Museo, raccontato a San Michele di Piazza al Serchio (LU): “Mio padre mi ha raccontato una leggenda su una duchessa che a San Michele si ricorda bene, Matilde di Canossa. Quando Matilde ebbe conquistato il paese, andò a vedere come era dentro il castello e vide che era tutto distrutto. Mentre cercava delle ricchezze, trovò la statua di un corvo, e visto che era orrenda la buttò via. Dopo poco la statua del corvo si era aperta e ne era uscito un corvo nero come la pece dalle cui ali usciva una polvere nera che si abbatté sul paese. Il giorno dopo, quando Matilde uscì dal castello per vedere il paese, vide che era in fiamme, le persone erano malate, e l’unica cosa che non sembrava avere nulla era un corvo sopra un cadavere. La Contessa Matilde immaginò che quel corvo, doveva avere poteri malefici e immediatamente le venne in mente la statua che aveva buttato via, quindi mandò un intero esercito per uccidere il corvo. Quando un soldato gli lanciò una freccia, il corvo si trasformò in una pietra, ma prima produsse una polvere più nera del solito, che uccise tutti i soldati. Ancora oggi si crede che la statua del corvo sia dentro il castello nascosta in un angolo segreto.“
Di seguito l’illustrazione di Silvia Talassi creata sulla base della sceneggiatura di Alessio Del Debbio, scaricabile.