Janas, le terribili donne della Sardegna
di Giorgio Spagnesi 3C
Le Janas sono comunemente conosciute come creature bellissime dalla pelle candida e luminosa. Il loro nome deriva da Diana, dea dei boschi e della luna, ma in realtà le Janas vengono chiamate e descritte in svariati modi a seconda delle varie zone dell’isola. Alcuni raccontano che visitassero le culle dei neonati e attribuiscono loro un destino, altri le descrivono come vampire che si nutrivano del sangue degli uomini che tentavano di derubare i loro tesori, pedinandoli grazie ala loro abilità di mutaforma. Le loro tracce si sono perse nel tempo, la loro esistenza è stata tramandata oralmente nelle famiglie sarde.
L’esecuzione del progetto è iniziata da una ricerca di personaggio dell’immaginario sardo, dato che la mia famiglia paterna ha origini sull’isola. Dopodiché ho scelto le Janas e approfondito le varie tradizioni sulla natura di queste creature, scegliendo infine la loro natura più malvagia. Ho elaborato diverse bozze ad acquerello e matite colorate, rappresentando scene della vita quotidiana delle Janas e una volta pronta sono passata alla composizione e impostazione della tavola finale. L’elaborato finale raffigura tre donne, due in primo piano più piccole e una in secondo piano più grande sopra le altre. Nella parte bassa del foglio è presente un braccio che avvolge le figure, mentre dall’alto cola una cascata sanguigna. Realizzato con loline nero, china e acquerello, mantenendo delle tonalità cupe. L’illustrazione vuole trasmettere la misteriosità delle donne oscure che mettono in mostra canini e artigli sovrastate dal sangue delle loro vittime.