DIDATTICA – FORMAZIONE – DISEGNI E SCULTURE

L’attenzione al territorio impegna il Museo a collaborare con le scuole dei locali Istituti Comprensivi per scopi educativi e didattici: preservare ciò che ancora resta della memoria della comunità, nonostante la perdita di interesse alle tradizioni e il depauperamento del territorio. Vengono allestiti laboratori demologici nelle classi e percorsi a tappe sulle narrazioni orali (ricerca di racconti, trascrizione e rielaborazione anche creativa degli stessi). Quando le classi si recano al Museo, trovano anche altri laboratori: tessitura e attività espressive sulle figure dell’immaginario folklorico. L’interpretazione grafico-pittorica e di modellaggio è una delle tante modalità con cui si esprime la ricchezza dei racconti orali. Grazie al progetto di alternanza scuola-lavoro, gli studenti del Liceo artistico “Passaglia” di Lucca, guidati dai propri insegnanti, hanno potuto arricchire la dotazione museale con disegni e sculture da loro ideati. Il Museo cura periodicamente un’attività di formazione rivolta a docenti, ricercatori e personale interno, puntando a incrementare le competenze in vari ambiti, compreso quello informatico che riguarda più da vicino le pratiche del Museo: dalla raccolta alla trascrizione, dalla digitalizzazione alla catalogazione in un software dedicato, dalla restituzione di prodotti fruibili dalla comunità (come le “mappe che raccontano”) alla disseminazione delle testimonianze orali attraverso i media. La formazione viene offerta anche ai tirocinanti che per motivi di studio e approfondimento si accostino al Museo in base a convenzioni con le Università.

Collegamento alle attività didattiche svolte insieme al museo e ad alcuni dei prodotti che ne sono derivati.

Istituto Comprensivo di Piazza al Serchio

Liceo Artistico e Musicale “Passaglia” di Lucca

Piattaforma per la formazione: Museo Italiano dell’Immaginario Folklorico – <ul<.museoimmaginario.net

 

Gnefro

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Lo gnefro è, nella cultura popolare dell’Umbria e in particolare della zona della città di Terni e della Valnerina, una creatura leggendaria che è solita vivere in gruppi più o meno numerosi nel pressi della cascata delle Marmore e lungo il fiume Nera tra la cascata stessa e la fine della Valnerina. Secondo la tradizione popolare questa creatura è di fatto assimilabile a una sorta di folletto o gnomo di bassa statura (inferiore a un metro). Secondo alcune teorie appare ai viandanti esclusivamente di notte, a volte con l’aspetto di un bambino grazioso e altre con le fattezze di una specie di piccolo gnomo con pelle ruvida e cresposa. Le leggende narrano che gli gnefri si divertano a importunare i viandanti solitari con scherzi o piccoli dispetti finalizzati per lo più a spaventarli senza però arrecare mai reali danni gravi. Secondo tali tradizioni, gli gnefri sono dotati di piccoli e deboli poteri magici. Alcuni li considerano veri e propri folletti protettori delle case. Disegno di Davide Carezzi