La fiaba come specchio del mondo e strumento per la parola
Il Museo Italiano dell’Immaginario Folklorico ha scelto di aderire con entusiasmo al percorso “C’era una volta… e c’è ancora?”, offrendo il proprio patrimonio di materiali e le competenze acquisite nel corso degli anni.
Questa collaborazione nasce dalla volontà di valorizzare il folklore italiano e di trasmettere storie, tradizioni e saperi popolari alle nuove generazioni. Partecipando a un progetto di rete insieme all’Associazione La Giubba APS (capofila), Università di Cassino e del Lazio Meridionale, Laboratorio di Antropologia sociale Ernesto de Martino, Associazione Leone Verde APS e gli Istituti scolastici aderenti, il Museo contribuisce con risorse archivistiche, testimonianze raccolte sul territorio e strumenti didattici innovativi.
Obiettivi e destinatari
Il progetto si rivolge a docenti e alunni di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado, con attività adattate a età e competenze. Sono coinvolte anche biblioteche, RSA e centri di aggregazione.
Gli obiettivi per il Museo sono:
- Diffondere la conoscenza delle fiabe di tradizione orale
- Ampliare l’uso del proprio archivio e raccogliere nuovo materiale
- Conservare e incrementare la tradizione della narrazione orale
Per le scuole:
- Arricchire le competenze dei docenti sulla fiaba come mediatore didattico interdisciplinare
- Valorizzare oggi l’oralità
- Sviluppare negli alunni ascolto attivo, espressione orale autonoma, comprensione della struttura fiabesca e riconoscimento della trasformazione delle storie nella contemporaneità
Struttura e metodologia
Il progetto affianca docenti e classi nella riscoperta della fiaba non solo come genere letterario, ma come strumento vivo per interpretare la realtà. Il Museo favorisce esperienze dirette, laboratori e utilizzo dell’archivio, fornendo anche supporto a manifestazioni e iniziative finali.
Sono previsti incontri di formazione per docenti (ad es. sulle origini della fiaba, l’analisi dei personaggi, il rapporto tra oralità e scrittura, la morfologia secondo Propp) e laboratori operativi con esempi pratici su come integrare le fiabe nel percorso scolastico.
Attività con gli alunni
Tra le attività proposte, adattabili a esigenze specifiche:
- Cacciatori di fiabe: ricerca di varianti delle fiabe attraverso fonti familiari, archivio del Museo e confronto delle versioni
- Fabbrica delle storie: creazione collettiva di fiabe, esercizi di narrazione orale prolungata e gioco di ruolo con personaggi
- Podcast dal Bosco Incantato: realizzazione di podcast, telegiornali fiabeschi o storytelling per i social
- Eventi finali come il Festival della Fiaba, condivisione pubblica dei lavori, pubblicazione digitale delle produzioni migliori
Sono inoltre favorite strategie di partecipazione attiva, come circle time, drammatizzazione, creazione di manufatti artistici e narrazione corale, così da coinvolgere ogni studente e promuovere l’inclusività. Al termine, un circle time conclusivo guida la riflessione su quanto appreso e sull’attualità delle storie popolari.
Il progetto non tratta la fiaba come un reperto del passato, bensì come un “organismo vivo” che ancora oggi insegna a strutturare il pensiero, dare voce alle emozioni e affinare la capacità narrativa, valorizzando la memoria culturale e incentivando la creatività collettiva. Progetto-iniziale-fiaba.pdf
