Giubileo 2025: il senso del “sacro” nelle tradizioni dell’anno agricolo in Garfagnana e Lunigiana
Il Canto del Maggio Festival 2025: Tradizione e Sacralità al Centro della Nuova Edizione
Il Canto del Maggio Festival 2025 si prepara a inaugurare ufficialmente la sua nuova edizione con un evento di grande rilievo. Il 16 gennaio, alle ore 21, la Sala della Narrazione del Museo Italiano dell’Immaginario Folklorico ospiterà un appuntamento speciale dei “Giovedì al Museo”. La serata sarà aperta dal Professor Umberto Bertolini, curatore del Museo, che presenterà il programma del Festival insieme ai Maggianti della Garfagnana, testimoni viventi di una tradizione millenaria.
A seguire, Fabio Baroni, rinomato studioso di tradizioni popolari e collaboratore del Festival, terrà una conferenza dal titolo: “Giubileo 2025: il senso del ‘sacro’ nelle tradizioni dell’anno agricolo in Garfagnana e Lunigiana”. L’evento, pensato per approfondire il legame tra sacralità e tradizione popolare, sarà fruibile sia in presenza, presso la sede del Museo in Via Ducale 4 a San Michele, sia online, tramite prenotazione al link dedicato: https://bit.ly/gennaio24museo.
Garfagnana e Lunigiana: Luoghi di Sacralità e Tradizione
Le terre della Garfagnana e della Lunigiana rappresentano un crocevia unico tra spiritualità, cultura popolare e tradizioni antiche. In epoca cattolica, queste aree si distinsero per la presenza di eremi, monasteri e chiese, ma le loro radici affondano in tempi ancora più lontani. Prima del cristianesimo, infatti, queste regioni erano teatro di riti ancestrali legati al ciclo delle stagioni, come i carnasciali, i riti primaverili, le celebrazioni del solstizio d’inverno e le spettacolari baldorie di fuoco sui monti.
Con l’avvento del cristianesimo, molte di queste pratiche furono integrate nella nuova religione, trasformandosi in espressioni di sacralità locale, come la moresca e il Canto del Maggio, che oggi sono parte integrante dell’identità culturale della zona. Successivamente, si aggiunsero riti e forme artistiche come le laudi medievali, le sacre rappresentazioni, la poesia religiosa, il teatro gesuitico e le grandi processioni. Tra queste espressioni emerge anche la creazione delle Mestaine, piccole edicole votive tipiche delle comunità contadine, che riflettono il forte senso del sacro legato alla terra.
Fabio Baroni: Una Vita Dedicata alla Tradizione
Protagonista della serata inaugurale del Festival sarà Fabio Baroni, figura di spicco nello studio delle tradizioni popolari. Nato in una famiglia profondamente legata al Canto del Maggio, Fabio è figlio di Enio Baroni, storico campione della Compagnia dei Maggianti di Codiponte, e fratello di un chitarrista della stessa Compagnia. Con il Maggio nel DNA, Baroni ha dedicato la sua vita alla riscoperta e alla valorizzazione del patrimonio culturale della Garfagnana e della Lunigiana.
Laureatosi nel 1978 con una tesi sulle tradizioni popolari in Lunigiana orientale, ha seguito le orme del professor Augusto Cesare Ambrosi, uno dei massimi esperti del Canto del Maggio. Negli anni ’80, Baroni ha diretto il Centro Tradizioni Popolari della Provincia di Lucca, succedendo al celebre Gastone Venturelli. Durante la sua carriera, ha pubblicato numerosi libri e saggi, curato mostre ed eventi e tenuto conferenze in tutta Italia. Oggi continua a collaborare con importanti realtà culturali, tra cui il Museo Italiano dell’Immaginario Folklorico, per preservare e promuovere un patrimonio di inestimabile valore.
Un Festival Tra Passato e Futuro
Il Canto del Maggio Festival 2025 si pone come un ponte tra passato e futuro, celebrando le radici culturali di un territorio straordinario e promuovendo il dialogo tra tradizione e contemporaneità. L’evento inaugurale del 16 gennaio sarà solo l’inizio di un viaggio che condurrà i partecipanti alla scoperta del senso del sacro, delle tradizioni e del folklore che rendono unica la Garfagnana e la Lunigiana.
Non mancate a questo appuntamento che unisce storia, cultura e spiritualità in un’esperienza indimenticabile.
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