Dire cantare e danzare: ci siamo!
Venerdì 5 luglio alle ore 10,00 si parte. Iscrizioni possibili al form https://bit.ly/incontromuseo o anche presso la sede del museo prima dell’inizio della varie giornate.
Ecco la descrizione più particolareggiata degli incontri.
📌𝟏° 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚 – 𝑰𝒍 𝒅𝒊𝒓𝒆 𝒆 𝒊𝒍 𝒄𝒂𝒏𝒕𝒂𝒓𝒆 – 𝐕𝐞𝐧𝐞𝐫𝐝ì 𝟓 𝐥𝐮𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐞 𝟏𝟎 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝟏𝟑 𝐞 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐞 𝟏𝟓 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝟏𝟖 avrai l’opportunità di confrontarti con 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐨 𝐁𝐞𝐭𝐭𝐢, regista teatrale, drammaturgo, educatore professionale, poeta improvvisatore in ottava rima e animatore dell’Associazione Lentopede: narratori di comunità, sulle dinamiche del teatro popolare come forma di autodeterminazione delle comunità e come metodo pedagogico di inculturazione e acculturazione, come modalità storica di derisione delle classi sociali antagoniste, spaziando dalla tragedia greca al teatro dell’oppresso, passando per la pedagogia di Freire.
Insieme a Annarosa Bacci, incontrerai la musica popolare in tutte le sue forme: stornelli, ninne nanne, canti narrativi, alla scoperta delle radici comuni che appartengono a ogni tradizione: “Ho fatto la maestra: il canto è stato sempre una mia passione e cantando spesso ho insegnato ai miei alunni a leggere e a riflettere. Ho incontrato Gastone Venturelli in gioventú, mi ha coinvolto nelle sue ricerche e mi sono arricchita nella scoperta dei canti e dei cantori, ritrovando le mie radici e comprendendo che appartengono a molti altri popoli e genti. Nel libro 𝙑𝙞 𝙘𝙖𝙣𝙩𝙤 𝙪𝙣 𝙛𝙖𝙩𝙩𝙤 𝙨𝙚 𝙡𝙤 𝙥𝙚𝙧𝙢𝙚𝙩𝙩𝙚𝙩𝙚, ho raccolto parole e musica dei canti narrativi, delle ninne nanne, degli stornelli ritrovati e ho voluto testimoniare la ricchezza di questo patrimonio per la paura che venga definitamente perduto. Spero di poterlo raccontare e cantare insieme a chi lo desidera, così come ho fatto con i miei ragazzi a scuola!”
📌𝟐° 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚 – 𝑰𝒍 𝒅𝒊𝒓𝒆 𝒆 𝒊𝒍 𝒓𝒂𝒄𝒄𝒐𝒏𝒕𝒂𝒓𝒆 – 𝐒𝐚𝐛𝐚𝐭𝐨 𝟔 𝐥𝐮𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐞 𝟏𝟎 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝟏𝟑 𝐞 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐞 𝟏𝟓 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝟏𝟖, con 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐨 𝐁𝐞𝐭𝐭𝐢, Michele Neri, raccontastorie e bibliotecario, 𝐅𝐚𝐛𝐢𝐨 𝐁𝐚𝐫𝐨𝐧𝐢, studioso ed esperto della tradizione del Maggio, 𝐞 𝐈 𝐂𝐚𝐧𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐌𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐞𝐩𝐢𝐜𝐨, affronterai il tema della #narrazione come indagine sulle modalità di trasmissione di un racconto e delle sue varianti, siano esse scritte o appartengano alla tradizione orale; a partire dalle storie dei Paladini di Francia, che i maggianti del nostro Appennino hanno ripreso, il percorso didattico alternerà #tecnica e #sperimentazione alla ricerca delle “voci” che abitano ogni narrazione. Infine, Fabio Baroni incentrerà il suo intervento teorico sulla tradizione del Maggio, tratteggiando le ipotesi di #sviluppo e le #azioni da intraprendere nel futuro.
📌𝟑° 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚 – 𝑰𝒍 𝒅𝒂𝒏𝒛𝒂𝒓𝒆 – 𝐒𝐚𝐛𝐚𝐭𝐨 𝟏𝟑 𝐥𝐮𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐞 𝟏𝟓 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝟏𝟗, con il professor 𝐆𝐢𝐮𝐬𝐞𝐩𝐩𝐞 𝐌𝐢𝐜𝐡𝐞𝐥𝐞 𝐆𝐚𝐥𝐚 e la collaborazione del gruppo folklorico 𝐋𝐚 𝐌𝐮𝐟𝐟𝐫𝐢𝐧𝐚, imparerai i balli tradizionali locali con particolare riferimento alla #Moresca, danza che accompagna il canto del Maggio. Presso la scuola dell’Infanzia di Piazza al Serchio.
𝐆𝐢𝐮𝐬𝐞𝐩𝐩𝐞 𝐌𝐢𝐜𝐡𝐞𝐥𝐞 𝐆𝐚𝐥𝐚, con laurea in Storia dello Spettacolo all’Università di Firenze e dottorato di ricerca in Antropologia della Danza presso l’Università di Sassari, ha insegnato Antropologia Culturale presso le Università di Firenze e Prato e al Conservatorio “Pollini” di Padova. Nel 1987 ha fondato l’Associazione Culturale Taranta di Firenze e l’Archivio di Documentazione Etnocoreutica. Dal 1984 organizza e dirige la rassegna didattica estiva di “Estadanza”. Nel 2007 è nominato dal Ministro delle Attività e dei Beni Culturali membro della Commissione Nazionale di Valorizzazione delle Tradizioni Popolari. Dal 2002 è membro della Consulta scientifica nazionale della Federazione Italiana Tradizioni Popolari.
Il 𝐆𝐫𝐮𝐩𝐩𝐨 𝐅𝐨𝐥𝐜𝐥𝐨𝐫𝐢𝐜𝐨 𝐋𝐚 𝐌𝐮𝐟𝐟𝐫𝐢𝐧𝐚 nasce nel 1956 con l’intento di riproporre aspetti tipici delle danze e dei canti della Garfagnana. Agli anni 70 risalgono le prime tournee in ambito nazionale, agli anni successivi la partecipazione ai più importanti festival nazionali ed internazionali.
📌𝟒° 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚 – 𝑹𝒊𝒔𝒊𝒈𝒏𝒊𝒇𝒊𝒄𝒂𝒓𝒆 – 𝐃𝐨𝐦𝐞𝐧𝐢𝐜𝐚 𝟏𝟒 𝐥𝐮𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐞 𝟏𝟓 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝟏𝟗, con l’antropologa Paola Bertoncini affronterai i temi della tradizione e del senso del cantare il Maggio oggi tra salvaguardia e valorizzazione, con la collaborazione di Natascia Zambonini, 𝐋𝐚 𝐌𝐮𝐟𝐟𝐫𝐢𝐧𝐚 e 𝐈 𝐂𝐚𝐧𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐌𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐞𝐩𝐢𝐜𝐨 per la restituzione finale del lavoro svolto dai partecipanti durante i laboratori. Presso il Museo.
𝐏𝐚𝐨𝐥𝐚 𝐁𝐞𝐫𝐭𝐨𝐧𝐜𝐢𝐧𝐢, coordinatrice del Sistema Museale del Valdarno e direttrice del Museo MINE – Museo delle Miniere e del Territorio di Cavriglia, è laureata in Conservazione dei beni culturali e specializzata in Archeologia e storia dell’arte presso la scuola di specializzazione dell’Università di Siena. Progetta attività legate alla narrazione di comunità per una promozione e valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale dei luoghi.