Aprile 2022 – Giovedì al Museo
“I 40 anni del MAF: museo agricolo, delle tradizioni e dei costumi della campagna ferrarese” con Gian Paolo Borghi
Una serata dedicata al MAF in compagnia del suo Coordinatore Scientifico, il Dottor Gian Paolo Borghi: il 7 aprile alle ore 21 si parlerà di questa importante realtà nell’incontro “I 40 anni del MAF: museo agricolo, delle tradizioni e dei costumi della campagna ferrarese”. L’evento, organizzato dal Museo Italiano dell’Immaginario Folklorico, per i Giovedì al Museo è fruibile in modalità online prenotandosi al link: https://bit.ly/museoaprile22 ; è inoltre trasmesso in diretta da Radio Music Lab, web radio di Piazza al Serchio, sul sito: www.radiomusiclab.com e tramite l’app: https://play.google.com/store/apps/details?id=com.besh81.rml.
Il MAF – Centro di Documentazione del Mondo Agricolo Ferrarese, fondato da Guido Scaramagli, imprenditore agricolo e studioso del mondo rurale, è un museo etnografico tra i più importanti della Regione Emilia-Romagna, che documenta la vita nella campagna ferrarese tra Ottocento e Novecento. Giunto quest’anno al quarantesimo anno di attività, ilMuseo è suddiviso in varie sezioni espositive ed ospitato in edifici rurali appositamente ristrutturati, che sono fedeli ricostruzioni della casa, delle botteghe e dei servizi nel mondo rurale, della meccanizzazione agricola e dei mestieri ambulanti. La ricostruzione di un oratorio poderale e di una stazioncina ferroviaria d’epoca integrano ulteriormente il MAF, che dispone anche di una sezione dedicata al teatro dei burattini, di una biblioteca specializzata e di una sala incontri ed espositiva. Da diversi anni il Museo si è indirizzato alle tematiche ambientali, del paesaggio, della ruralità e della cultura tradizionale, con sistematiche programmazioni ed attività, volte a proiettare la tradizione e le radici del mondo agricolo nel terzo millennio.
Gian Paolo Borghi è coordinatore scientifico del MAF. Già direttore dei Servizi di Documentazione Storica/Centro Etnografico del Comune di Ferrara, attualmente è consulente scientifico di alcuni musei e archivi del settore. Da molti anni si dedica allo studio etnostorico ed etnoantropologico, nonché alla storia contemporanea, con specifico riferimento all’oral history, allo spettacolo tradizionale, alla religiosità popolare, alla demologia e all’etnomusicologia. Coordinatore di numerose campagne di ricerca, è autore di circa 500 contributi scientifici, nonché curatore e/o responsabile scientifico di diverse mostre documentarie in Italia e all’estero. Ha ottenuto vari riconoscimenti, tra i quali il Premio nazionale “Mario Fontanesi” per i suoi studi sulla cultura tradizionale (1999) e il Premio internazionale “La Sirena d’Oro” per i suoi studi sullo spettacolo popolare (2013). È presidente del comitato scientifico della Regione Emilia-Romagna per la gestione della legge regionale sulla tutela e valorizzazione dei dialetti emiliani e romagnoli.
Gioved’ 21 aprile 2022 ore 21
La segnatrice
con Elena Magnani
Un romanzo, ambientato in Garfagnana, che ci trasporta nel periodo più buio e allo stesso tempo più luminoso della nostra storia, la Resistenza: questo lo sfondo del libro La segnatrice, che verrà presentato per i Giovedì al Museo – Gli incontri de La Giubba il 21 aprile alle ore 21.00. Saranno presenti l’autrice Elena Magnani, in dialogo conIsabella Nicora, autrice di romanzi e libri per bambini, e Nicoletta Tanghèri, attrice, che leggerà alcuni passi del romanzo.
L’evento, organizzato dal Museo Italiano dell’Immaginario Folklorico, è fruibile in modalità online prenotandosi al link: https://bit.ly/museoaprile22; sarà inoltre trasmesso in diretta da Radio Music Lab, web radio di Piazza al Serchio, sul sito: www.radiomusiclab.com e tramite l’app: https://play.google.com/store/apps/details?id=com.besh81.rml.
Siamo nel 1944, gli Alleati procedono verso il nord d’Italia e per i partigiani si tratta di resistere alle ultime rappresaglie tedesche. È quello che succede a Piazza al Serchio, dove si insedia una squadra di nazisti, mentre i giovani, nascosti nei boschi, tentano di sabotarli. La loro arma segreta: Anna, occhi neri e vivaci, che è entrata a far parte della resistenza e si è infiltrata come spia nel comando tedesco locale. Il suo compito è ingraziarsi il tenente Matthias Von Bauer, un uomo indurito dalla guerra e da grandi delusioni, e passare informazioni ai compagni. Inizialmente Anna vorrebbe maldocchiarli tutti quei tedeschi arroganti, ma come Segnatrice deve solo praticare il bene. Da anni infatti, ogni Vigilia di Natale, la zia le tramanda questa pratica segreta che permette ai prescelti di guarire corpi e anime attraverso speciali gesti e preghiere. Solo chi ha un animo puro e sente dentro di sé il desiderio di curare e di aiutare il prossimo può portare avanti questa tradizione. Ma non è sempre così facile gestire questo dono, capire qual è il confine tra il bene e il male e non rompere un delicato equilibrio. Soprattutto quando la guerra minaccia la tua famiglia, soprattutto quando l’amore nasce dove non deve e il futuro è più incerto che mai.
Elena Magnani è nata a Genova ma vive da anni in alta Garfagnana. Lavora come copywriter e, come imprenditrice digitale, è la creatrice di scrittorifelici.me. Dopo aver pubblicato dei romanzi di genere con alcuni piccoli editori, La segnatrice è il suo primo romanzo letterario.
28 aprile 2022
La ricerca del tesoro nella comunità di Caprignana, Valle e Boglio tra immaginario popolare, superstizione e documenti storici
con Manuele Bellonzi e Anna Satti
Dopo una breve introduzione storica sulla comunità di Caprignana, Valle e Boglio, oggi nel Comune di San Romano in Garfagnana, Manuele Bellonzi e Anna Satti tratteranno di alcune storie locali legate alla ricerca di tesori nascosti. La zona, di cui si hanno le prime notizie grazie ad un contratto risalente all’anno 793 conservato nell’archivio arcivescovile di Lucca, sembra infatti essere stata oggetto in passato di una continua ricerca collettiva, da parte dei suoi stessi abitanti, di grandi fortune occulte, narrate da diversi documenti. Nella località di Valle, dove ancora oggi si trova un architrave misterioso che dovrebbe essere la mappa per trovare l’oro nascosto, le fonti orali si intrecciano anche agli atti dell’Inquisizione modenese, che si trovò a giudicare, nel 1768, due religiosi scoperti alla ricerca del tesoro.
Manuele Bellonzi, è laureato in giurisprudenza a Pisa e specializzato in diritto sanitario all’Università di Neuchâtel. Dopo venti anni di esperienza come difensore civico territoriale è attualmente giurista sanitario nello staff di direzione della Fondazione G. Monasterio di Pisa. Da sempre appassionato di storia locale della Garfagnana, luogo di origine della famiglia, ha pubblicato in questo ambito articoli di storia del diritto e due volumi sulla Fortezza delle Verrucole.
Anna Satti, laureata in lettere all’università di Pisa, ha insegnato per 25 anni nella scuola media di Piazza al Serchio. Appassionata di tradizioni locali e di storie dell’immaginario folklorico, è esperta di erbe selvatiche e di cucina tradizionale garfagnina.