Testimonianza di Rita Mori

Io mi ricordo questa cosa perchè da piccolina stavo tanto col nonno, il nostro nonno a Casciana e raccontavan tante le stesse cose, le persone anziane e ripeteva tante volte questa storia di questo serpente e lui mi diceva sempre: “Sai Rita tanti anni fa qui a Casciana videro – lui mi diceva –  le persone ad un certo punto vedevano scurire il sole e guardorono perché scuriva il sole  e allora videro da una grotta venir giù un serpente alato ma tanto grosso, ma tanto tanto grosso che con le ali copriva il sole”  … allora praticamente era il pomeriggio perché li tramonta il sole, dopo si ricollega le cose, il sole sorge quaggiù e tramonta li, sarà stato il pomeriggio allora mi diceva che le persone tutte spaventate son corse via, son corse via dai campi e sono andate nelle case sperando che questo serpente se ne andasse però il serpente invece che andarsene è andato al campanile, si è messo intorno al campanile e ha preso la coda in bocca, per rimanere su, giustamente altrimenti sarebbe caduto”.

Forse lui la raccontava così ed è rimasto li e il serpente è stato li un giorno, due giorni e lui diceva che faceva non degli ululati, dei sibili e mandava queste ali enormi e le persone tutte spaventate non uscivano più di casa, allora si son trovate delle persone più coraggiose e hanno pensato cosa potevano fare e uno diceva una cosa, uno diceva un’altra e un gruppo forse i più coraggiosi, hanno detto: “Sapete cosa dobbiamo fare , dobbiamo andare di notte piano piano in fondo al campanile e suonare e provare a suonare le campane”.

In fondo al campanile, perché a Casciana c’è una corda di una campana lunga  che arriva in fondo al campanile che quando ero bimbetta il venerdì ci andava una zia del nonno e dicevano: “Andiamo a suonare i pateri!”, tutti i venerdì questa donna verso le 5 del pomeriggio, con questa fune: sarà ricollegata li la cosa, insomma dicevano suonavan i pateri, le preghiere per i morti con questo suono delle campane , insomma nottetempo dei coraggiosi sono andati in questo campanile con questa corda hanno fatto suonare questa campana, la mezzana, perché ce ne sono 3: una grossa una media una piccola, la mezzana, e questo serpente sentendo suonare queste campane si è spaventato e se n’è andato e il nonno diceva sempre che quando se n’è andato hanno sentito dire che è andato a Villa Collemandina, è andato verso Villa Collemandina.

Allora queste persone per ringraziare, ecco ora io non so, per ringraziare la santa, perché su questa campana c’è scritto Santa Cristina, Santa Cristina, perché ricollegano che questa scritta si sia fatta per ringraziare questa santa perché aveva aiutato queste persone a far andar via questo serpente …

Testimonianza di Remo Rossi raccolta da Alberto Borghini

Una storia su un serpente? Quella li del campanile?
veramente io adesso non me la ricordo me l’hanno raccontata da piccolo, io so che era , era santa Cristina, credo che era collegata a santa Cristina e questo serpente , aspetti, che è successo, c’è di mezzo una grandinata, non mi ricordo qual’e’ il collegamento, so che era un serpente volante, qualcosa che si mise intorno al campanile, pero’ adesso non mi ricordo l’ho sentita raccontata, altri particolari non me li ricordo, so che era il giorno di santa Cristina mi sembra e c’era di mezzo una grandinata, pero’ come mai questo serpente fosse andato li non lo so, penso che sia legato, ci son 3 cose .c’è santa Cristina, la grandinata e il serpente, in che modo sian legati non lo so, pero’ io quando ero bambino che andavo alle elementari io ho fatto anche qualcosa, ho tirato giu’ qualcosa, forse un diario o qualcosa su queste tradizioni, c’era anche una grandinata o e’ venuto dopo un temporale, dopo una grandinata forte, questo serpente e dopo c’è qualcosa anche al suono delle campane, al campanile, pero’ queste 3 cose me le ricordo, comunque l’ho fatto da bambino.
A Casciana da allora fanno festa, ne la festa del patrono ne niente, secondo me e’ un auspicio alla primavera, non so neanche quand’e’ di preciso, l’indicazione, mi sembra sia all’inizio della primavera, penso sia un auspicio alla buona stagione , credo sia quello, proteggerebbe dai temporali, dalle grandinate? si dalle grandinate, queste cose qui, lo penso io, questo. Io ci stavo pensando, io pero’ so che questa santa Cristina, a Casciana da quella volta li venne questa grandinata che distrusse i raccolti. Adesso non so neanche quand’è santa Cristina, comunque è primavera, ma io a scuola ho fatto qualcosa, ho fatto un quaderno di queste leggende quando facevo le elementari, me le raccontava la mia nonna, mi ricordo io e c’era anche quella storia li del serpente.
Casciana Remo Rossi Interv Borghini