Dalle profondità del mito: L’Arcipelago Toscano tra custodi e leggende marine
Presentazione del volume “I custodi del mare” di Paolo Fantozzi
Il ciclo di appuntamenti “Incontri al Museo” si arricchisce di un nuovo, affascinante capitolo dedicato al folklore marittimo. Domenica 30 novembre, alle ore 16, il Museo ospiterà la presentazione del volume “I custodi del mare. Storie e leggende dell’Arcipelago Toscano” (NPS Edizioni), un’opera fondamentale per chiunque sia interessato alla demologia costiera e insulare.
L’incontro vedrà la partecipazione dell’autore, Paolo Fantozzi, e dell’illustratrice, Silvia Talassi, moderati da Alessio Del Debbio. L’evento a ingresso gratuito si propone di immergere il pubblico in quel vasto e misterioso “paesaggio immateriale” che circonda le sette perle dell’Arcipelago Toscano.
L’Oceano come Archivio della Memoria
Il mare, per gli abitanti delle isole, non è mai stato solo un confine geografico; è un’entità viva, un vero e proprio protagonista con una “duplice natura di vita e pericolo, di salvezza e minaccia”. Fantozzi, attraverso la sua minuziosa opera di ricerca, ha agito come un vero e proprio etnografo, raccogliendo e fissando su carta le storie e leggende che per secoli sono state trasmesse oralmente da pescatori e isolani.
Il volume si presenta come un mosaico di racconti che abbracciano storia, mito e religione popolare:
- Figure Leggendarie e Popolari: Rivivono personaggi iconici come il temuto pirata Musetto, la strega locale Baciocca, la mitica regina Ilva (che dà il nome all’Elba), e i santi protettori cari alla gente di mare, San Cerbone e San Mamiliano.
- Viaggi Straordinari e Città Sommerse: Si esplorano i misteri di città inghiottite dalle onde e le imprese di viaggiatori del mito, come il pescatore Malopescio, il cui viaggio notturno lo portò fino alle coste africane, un archetipo narrativo della vicinanza e lontananza tra i popoli del Mediterraneo.
- Apparizioni e Presenze Inquietanti: Non mancano i racconti dell’ignoto e del soprannaturale, con le enigmatiche Ermie, le Figure bianche e l’Uomo marino, presenze che riflettono la paura e il rispetto atavico che l’uomo nutre verso le profondità ignote.
Quando l’Illustrazione Rende Visibile il Mito
Un aspetto cruciale del volume, e della presentazione al Museo, è il ruolo dell’illustrazione. Silvia Talassi ha dato forma e immagine ai personaggi e agli scenari evocati dal testo. Questo connubio tra ricerca orale (testo) e rappresentazione visiva (illustrazione) è fondamentale nell’ambito demologico, poiché restituisce ai protagonisti della tradizione popolare non solo la voce ma anche un volto, aiutando a perpetuare e a rendere accessibile questo ricchissimo patrimonio.
L’opera è, in sostanza, un prezioso contributo alla comprensione della cosmogonia marittima toscana, dove il mare non è solo sfondo, ma l’essenza stessa dell’identità culturale isolana. Si invita calorosamente la comunità museale e gli appassionati di folklore a partecipare a questo incontro che promette di svelare i segreti più antichi e affascinanti dell’Arcipelago Toscano.
