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L’antropologia dell’abitare: lo spazio come luogo di relazione e nemoria

Al Museo Italiano dell’Immaginario Folklorico, una riflessione profonda sul senso dell’incontro nel nuovo libro di Claudio Cernesi.

Cosa significa, nel profondo, “abitare”? Nella prospettiva demo-etno-antropologica, l’atto di abitare trascende la semplice occupazione fisica di una volumetria. Abitare è un verbo attivo, un processo culturale attraverso il quale lo spazio indifferenziato si trasforma in “luogo”: un contenitore di memoria, di relazioni e di senso. È su queste coordinate che si muove il prossimo, imperdibile appuntamento della rassegna “Giovedì al Museo”.

Il 27 novembre, alle ore 21:00, la Sala della Narrazione del Museo Italiano dell’Immaginario Folklorico (San Michele) ospiterà la presentazione del volume “Abitare è Incontrare” di Claudio Cernesi.

Oltre i muri: l’identità come percorso

Il testo di Cernesi si presenta come un documento prezioso per chi indaga le dinamiche umane. Pedagogista a indirizzo antropologico, counselor e già docente di Sociologia delle Relazioni Interculturali, l’autore ci guida in un’esplorazione dove l’identità non è un monolite immutabile, ma un fluido in continuo divenire, influenzato dagli “spostamenti nello spazio” e dagli eventi della vita.

Come racconta lo stesso Cernesi: “Questo piccolo libro è nato tra le cose del tempo: i gesti, i ricordi, la malinconia, l’incontro, la ricerca di significati in un nuovo territorio da abitare”.

L’opera nasce dal silenzio e dall’ascolto — pratiche spesso dimenticate nella frenesia contemporanea — e suggerisce che per trovare noi stessi sia indispensabile l’incontro con l’Altro. Un “Altro” inteso in senso olistico: l’uomo, l’animale, l’albero, fino a toccare la dimensione dell’oltre.

Un autore di confine

La biografia di Claudio Cernesi arricchisce il valore dell’opera. Con un’esperienza pluriennale nell’educazione interculturale e nella promozione di scambi conoscitivi con il Senegal fin dagli anni Novanta, Cernesi porta nel libro uno sguardo allenato a cogliere le sfumature dell’interazione umana e la sacralità dell’accoglienza.

L’Invito alla partecipazione

In un’epoca di “non-luoghi”, tornare a riflettere su come i legami affettivi e la memoria trasformino l’ambiente in cui viviamo è un atto di resistenza culturale.

Invitiamo dunque lettori, studiosi e appassionati a partecipare a questo momento di dialogo e condivisione. L’incontro è pensato per essere inclusivo e accessibile a tutti, abbattendo le barriere geografiche.

Dettagli dell’evento:

  • Quando: Giovedì 27 novembre, ore 21:00.
  • Dove (in presenza): Via Ducale 4, San Michele – presso il Museo Italiano dell’Immaginario Folklorico.
  • Dove (online): È possibile seguire l’evento da remoto prenotandosi al seguente link: https://tinyurl.com/museonovembre25

Non mancate a questo viaggio tra le parole e i luoghi, per riscoprire che abitare, in fondo, è l’arte di incontrare.