Lucilla e il pozzo


🌾 Sintesi della fiaba “Lucilla ed il pozzo”

Lucilla è una giovane ragazza che vive in un piccolo villaggio colpito da una lunga siccità. Un giorno, mentre cerca acqua, sente una voce provenire da un vecchio pozzo abbandonato. La voce le promette acqua in abbondanza se lei lo aiuterà a ritrovare la propria “anima”. Lucilla, incuriosita e compassionevole, intraprende un viaggio iniziatico fatto di prove simboliche (incontri con animali parlanti, enigmi naturali, ostacoli interiori). Alla fine, comprende che l’anima del pozzo è la memoria del villaggio: le storie dimenticate, i rituali persi, i legami tra le persone. Quando restituisce al pozzo questi elementi, l’acqua torna a scorrere, e con essa la vita. Ascoltatla dalla viva voce di Michele Neri da qui: https://www.spreaker.com/episode/lucilla-ed-il-pozzo–66228394


🧭 Commento antropologico ed etnografico

1. La figura del pozzo come simbolo culturale

Nel contesto antropologico, il pozzo è spesso simbolo di vita, sapere e profondità collettiva. È un luogo di raccolta non solo d’acqua, ma di narrazioni e memoria. In molte culture tradizionali, il pozzo rappresenta l’accesso al mondo sotterraneo (inconscio, spirituale, ancestrale). In questa fiaba, il pozzo personificato chiede il recupero della sua “anima”, sottolineando come la perdita della memoria culturale (canti, miti, rituali) porti alla siccità simbolica: la perdita di senso.

2. La crisi ecologica come riflesso della crisi culturale

Il legame tra la siccità e l’oblio delle tradizioni è chiaro: la natura rispecchia lo stato dell’anima collettiva. In antropologia culturale si parla spesso di “ecologia sacra” – l’idea che natura e cultura siano intrecciate. Il ritorno dell’acqua avviene solo quando Lucilla reintegra i saperi e i valori perduti. Questo richiama concetti di culture indigene in cui la salute dell’ambiente è direttamente connessa al rispetto dei riti e alla trasmissione orale.

3. Lucilla come figura del “liminale”

Lucilla rappresenta l’individuo liminale, tipico dei riti di passaggio (Van Gennep, Turner): giovane, non ancora integrata pienamente nel mondo adulto, attraversa prove che la trasformano. Il suo viaggio è un percorso di iniziazione che la rende mediatrice tra passato e presente, tra natura e cultura, tra dimenticanza e memoria.

4. La fiaba come dispositivo etnografico

Dal punto di vista etnografico, la fiaba funge da deposito di conoscenze implicite: descrive relazioni sociali, credenze, sistemi simbolici. La figura del pozzo che “parla” e “ricorda” richiama il ruolo della narrazione orale nelle società tradizionali: conservare, istruire, costruire identità. Lucilla non è solo un’eroina, ma una custode di memoria culturale, simile allo sciamano o al griot africano.


🔍 Conclusione

Lucilla ed il pozzo può essere letta come un’allegoria della perdita e del recupero della memoria collettiva. Antropologicamente, rivela una tensione tra modernità (siccità, dimenticanza, disgregazione) e tradizione (ritorno dell’acqua, ricostruzione della comunità). La fiaba ci ricorda che la vitalità di una cultura dipende dalla capacità di custodire e rinnovare i propri legami simbolici con la terra, la storia e gli altri.


Se ti interessa posso anche confrontarla con fiabe simili di altre culture o analizzarne il linguaggio simbolico nel dettaglio. Vuoi approfondire?