Il Serpente

Basilisco

Tema affascinante e pauroso quello dei serpenti, che possono succhiare il latte, vivere in casa, essere molto pericolosi o anche fonte di benessere.
Nel Regno degli Streghi troviamo varie figure che di riportano all’antico basilisco: il Biscio Bimbin, mezzo serpente e mezzo bambino, rotola, piange; il drago volante che si attanaglia ai campanili o viene colpito da una fucilata o sconfitto da un guerriero; il Regolo dei motri (re dei serpenti) che chiama i serpenti a sé e può essere, se visto, fonte di sventura; l’essere enorme, il Devasto che vive tra le rovine del paese abbandonato.

Particolare è la leggenda del Castellarino di Regnano (MS), cucuzzolo sulla strada antica fra Garfagnana e Lunigiana: il serpente ha le ali e appare solo a chi riesce a vegliare tutta la notte di San Giovanni (23 giugno), stando in quel determinato punto; sputandogli in bocca a più riprese otterrà la sua trasformazione in una donna che potrà indicare dove è nascosto il tesoro.

Rapporto antico fra donna e serpente, così come è antica la parola Basilisco che ritorna qua e là quasi ovunque: essere della paura in alcuni paesi; di lui si diceva nel medioevo che nasce da un “uovo di gallo di sette o quattordici anni, deposto su un mucchio di letame e covato da un rospo, da una rana o da un serpe”.

Umberto Bertolini